I resti della fortificazione di Messene

Greece / Messinia / Meligalas /
 sito archeologico, fortificazione, città murata

La costruzione dell’imponente muro di fortificazione di Messene segna il consolidarsi del nuovo Stato Messinico dopo la battaglia di Leuttra (371 a.C.), vinta dal generale tebano Epaminonda e dagli alleati argivi sul temibile esercito degli Spartani. Nel 369 a.C. fondarono, ai piedi del Monte Ithome, la nuova capitale della Messenia, che prese il nome da una mitica regina. Pausania riconosce il primato delle fortificazioni di Messene messe a confronto con altre dell’epoca, come quelle di Babilonia, Bisanzio, ecc..

L’antico geografo e storico Strabone (1 sec. a.C.) assegna lo stesso valore strategico delle mura di Messene a quelle dell’Acrocorinto. Le fortificazioni di Messene del lato nord-est sono quelle che si sono conservate in maniera migliore. La Porta d’Arcadia, appunto, conserva entrambi i fornici d’ingresso. La lunghezza del muro di fortificazione misura con precisione 9,5 km. Tra la superstite cinta di mura e la cima del Ithomis, nelle vicinanze dell'Acropoli e del Tempio di Zeus Ithomis nei pressi del monastero, sono state trovane successivamente le tracce della cava di calcare, da cui venivano estratti i blocchi di grandi dimensioni rettangolari, usati appunto per la costruzione della fortificazione. Le torri delle fortificazioni sono generalmente quadrate, solamente una presenta una pianta a ferro di cavallo. Delle due porte, una l’orientale Porta della Laconia, conosciuta anche come Tegeatiki, fu distrutta nel XVIII secolo, durante l’apertura della strada di accesso dal villaggio Mavvromati al nuovo monastero Vulcan. Mentre l’altra, la porta ovest, straordinariamente conservata ancora oggi, è nota come Porta d’Arcadia. Si tratta di un magnifico esempio della tecnica di fortificazione raggiunta in quei tempi, un simbolo della città sino dai tempi di Pausania. Per i primi viaggiatori europei, che visitarono successivamente l’imponente monumento, essa rimase come indelebile simbolo del coraggio e della forza dei perieci e degli iloti della Messenia che furono sottoposti per secoli ad una impari lotta con una delle più grandi potenze dell’Ellade. La Porta d’Arcadia è un doppio fornice di grandi dimensioni, con due ingressi, uno doppio interno e uno singolo esterno. Il fornice interno guarda verso il mercato della città, quello esterno verso l’ antica strada, che portava nella capitale arcadica Megalopoli. Due torri quadrate erano poste a destra e sinistra dell'edificio principale a contatto con il portale di pianta circolare. I piani superiori delle torri fungevano anche da alloggi per la guarnigione. All’interno, nell’area circolare del portale c’erano due nicchie, una a sinistra e una a destra dell’ingresso. Le due nicchie contenevano statue del Dio Hermes protettore delle strade e dei viandanti. Le descrive anche Pausania nella sua Guida della Grecia nelle descrizione del viaggio tra Messene e Megalopoli, la città capitale dell’Arcadia.

Autore
Hatzis Georgia-Spiliopoulou, archeologo (Libera traduzione dal sito ODISSEUS del Ministero della cultura Ellenico)
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Coordinate:   37°11'2"N   21°54'22"E
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