Oasi Monte Raitiello

Italy / Basilicata / Muro Lucano /
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Inquadramento generale
L’Oasi Monte Raitiello si estende per ha 1978,10 interamente nel territorio comunale di Muro Lucano. Con tale superficie risulta essere l’oasi di protezione di maggiore estensione della provincia di Potenza. L’istituto si sviluppa a sud-ovest del centro abitato, in un’area collinare-pedemontana prevalentemente vocata all’agricoltura e alla zootecnia. L’area a minor altitudine si trova sul limite nord-orientale, in coincidenza con il torrente Malta, a quota 401 metri s.l.m. L’ altitudine massima, invece si riscontra nella parte nord-occidentale, sulle pendici del Varco di Staccarino con 1105 m. Nella zona centrale dell’Oasi, posto a 1005 metri s.l.m. si trova il Monte Raitiello, mentre, più a sud si raggiungono i 1000 metri sulla vetta della Serra Acquanera. L’area ha nel complesso una giacitura moderata in corrispondenza dei crinali e delle vallate con una pendenza più accentuata o molto accentuata sui versanti, in particolar modo nell’area orientale dell’Oasi. L’esposizione prevalente è settentrionale nell’area nord dell’oasi, mentre si alternano versanti esposti a sud-est e ad ovest nel resto dell’area. Nella parte nord-occidentale, tra Valle Fruscoli e Vallone d’Arco, l’Oasi di protezione si interseca con l’area sud-orientale del SIC “Monte Paratiello”, per circa ha 105. La maggior parte di questa superficie (circa 90 ha) è coperta da boschi misti di latifoglie mesotermofile, dei restanti ha 15, metà ricade nell’habitat – Faggeti dell’Appennino con Abies alba e l’altra metà nell’habitat – Formazioni erbose secche seminaturali.
Uso del suolo: gli habitat individuati
Le aree boscate occupano una superficie totale di ha 667.30 e si distinguono tre macro categorie: Boschi misti (classificati come altre formazioni miste dalla Carta forestale Regionale) di carpino, acero, cerro, nocciolo e castagno nella parte nord orientale dell’Oasi; Boschi di castagno (in prevalenza cedui) nella fascia centro orientale e boschi di cerro lungo i tutti i margini. Si osservano alcuni nuclei di roverella, un piccolo rimboschimento misto di conifere mediterranee oltre a vegetazione ripariale, prevalentemente nel letto del torrente Malta. Oltre alle aree boscate, nell’Oasi di protezione di Muro Lucano, sono stati individuati altri 9 habitat. Quello che occupa una maggior superficie (circa 795 ha, pari al 40,18% della superficie totale) è il pascolo. Si tratta prevalentemente di formazioni erbose secche seminaturali e spesso erose tipiche delle aree calcaree ascrivibili all’habitat praterie xeriche del piano collinare. Segue il pascolo e le aree boscate, per estensione, l’habitat seminativi che include esclusivamente i terreni coltivati, in quest’area prevalentemente a cereali. Altri 7 ha complessivi sono occupati dagli habitat pascolo arborato (a specie quercine) e pascolo cespugliato (ginestra, rosa, biancospino e rovo). Sono presenti circa ha 11 di radure distribuite in maniera omogenea in tutte le aree boscate ed un ettaro di interclusi (ognuno mediamente di 1500 mq) tra terreni seminati e pascolo. Sono presenti due corpi idrici, una vasca in prossimità della cava e un lago artificiale sulle pendici occidentali del Monte Raitiello. La categoria relativa all’antropizzazione contiene una Cava, le strade asfaltate e gruppi di case e grandi masserie per una superficie totale di ha 16,94 pari allo 0,86% della superficie totale. Sono presenti due sorgenti, due laghetti (citati nella descrizione degli habitat) e tre torrenti con acque perenni, quello con la maggiore portata è il Torrente Malta e delimita ad est l’Oasi, gli altri due sono valloni che nei periodi secchi si riducono a rigagnoli. Tutte le altre aste riportate nella carta dell’idrografia sono ruscelli a carattere stagionale, con acqua dalla metà di novembre ad aprile.
Idoneità faunistica
Beccaccia: l’oasi di Monte Raitiello risulta molto vocata per questa specie, che vive bene prevalentemente lungo i margini delle zone boscate, dove il bosco si alterna con i pascoli e i seminativi. La beccaccia predilige i boschi di caducifoglie misti di frassini, carpini ontani e castagni, tipologie forestali presenti e prevalentemente diffuse nell’area nord-orientale dell’oasi.
Cinghiale: medio alta la vocazionalità anche per il cinghiale, il territorio infatti è caratterizzato da aree boscate con alternanza di coltivi, ex-coltivi e aree arbustate.
Colombaccio: buona attitudine soprattutto nei terreni con esposizioni meridionali (da sud-est a sud-ovest) dove si trovano terreni seminati con interclusi o alberi isolati al loro interno.
Coturnice: vocazionalità bassa, la specie predilige le aree alle altitudini maggiori con scarso indice di boscosità. Nell’Oasi Monte Raitiello, invece, le aree sommitali sono coperte da bosco con qualche radura.
Fagiano: per questa specie idoneità generalmente medio-bassa. Le aree maggiormente vocate si trovano nella parte meridionale dell’oasi dove è maggiore l’alternanza di aree cespugliate e pascoli importanti per la specie sia per il rifugio che l’approvvigionamento trofico.
Lepre: idoneità medio-alta per la lepre che si adatta bene nelle zone boscate alternate a radure da una parte ed all’alternanza di pascoli e terreni coltivati dall’altra.
Quaglia: anche la quaglia presenta un buona attitudine per tale area, prevalentemente nella parte centrale e a sud occidentale del territorio dove prevalgono prati incolti e seminativi.
Starna: come per la lepre e la quaglia, anche per la starna si registra una idoneità medio-alta, specialmente laddove alla presenza di coltivi alternati con incolti si associa la presenza di terreni lievemente acclivi e con esposizioni calde. Meno idoneo il territorio settentrionale dell’oasi dove le pendenze sono più elevate.
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Coordinate:   40°43'37"N   15°27'32"E
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