Necropoli dell'Osteria
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Necropoli, sito archeologico
A nord della città si estendono le necropoli settentrionali di Vulci, comprendenti i sepolcreti di Poggio Maremma e dell’Osteria, quest’ultimo a sua volta includente il nucleo villanoviano di Poggio Mengarelli, toponimo con cui si indicano tre modeste alture a nord del Fosso della Città.
Per raggiungere le necropoli settentrionali partendo dal castello occorre girare a sinistra e percorrere circa 900 metri sulla provinciale quindi girare ancora a sinistra, dopo qualche centinaio di metri si prende a destra e si giunge a destinazione, proprio nei pressi del ristorante denominato “Casale dell’Osteria”.
Le tombe, per lo più del tipo a camera con vestibolo a cielo aperto, sono ricavate in un banco tufaceo di mediocre compattezza poco adatto, a differenza del più compatto calcare che caratterizza le necropoli orientali, alla realizzazione di elaborate tipologie architettoniche. Delle numerose tombe scoperte nelle campagne di scavo del secolo scorso ci resta una documentazione assai imprecisa, da cui comunque sappiamo del rinvenimento di monumentali ipogei, oggi purtroppo non più localizzati, come la Tomba del Sole e della Luna (con tutta probabilità tipologicamente affine e topograficamente vicina alla nota Tomba dei Soffitti Intagliati) e la Tomba Campanari, ipogeo dell’età ellenistica decorato con affreschi parietali di cui si conservano al Museo Archeologico di Firenze le copie realizzate nel secolo scorso ed un bellissimo capitello in stile corinzio rinvenuto all’interno dell’ipogeo. Di rilievo inoltre gli ipogei della Panatenaica e del Pittore della Sfinge Barbuta, i cui corredi sono conservati presso il Museo Nazionale di Vulci.
Fonte:
www.canino.info/inserti/monografie/etruschi/vulci/necr_...
Per raggiungere le necropoli settentrionali partendo dal castello occorre girare a sinistra e percorrere circa 900 metri sulla provinciale quindi girare ancora a sinistra, dopo qualche centinaio di metri si prende a destra e si giunge a destinazione, proprio nei pressi del ristorante denominato “Casale dell’Osteria”.
Le tombe, per lo più del tipo a camera con vestibolo a cielo aperto, sono ricavate in un banco tufaceo di mediocre compattezza poco adatto, a differenza del più compatto calcare che caratterizza le necropoli orientali, alla realizzazione di elaborate tipologie architettoniche. Delle numerose tombe scoperte nelle campagne di scavo del secolo scorso ci resta una documentazione assai imprecisa, da cui comunque sappiamo del rinvenimento di monumentali ipogei, oggi purtroppo non più localizzati, come la Tomba del Sole e della Luna (con tutta probabilità tipologicamente affine e topograficamente vicina alla nota Tomba dei Soffitti Intagliati) e la Tomba Campanari, ipogeo dell’età ellenistica decorato con affreschi parietali di cui si conservano al Museo Archeologico di Firenze le copie realizzate nel secolo scorso ed un bellissimo capitello in stile corinzio rinvenuto all’interno dell’ipogeo. Di rilievo inoltre gli ipogei della Panatenaica e del Pittore della Sfinge Barbuta, i cui corredi sono conservati presso il Museo Nazionale di Vulci.
Fonte:
www.canino.info/inserti/monografie/etruschi/vulci/necr_...
Nearby cities:
Coordinate: 42°25'37"N 11°37'29"E
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