Seggiano
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Il Comune di Seggiano si estende dalla vetta dell’Amiata fino a lambire il letto del fiume Orcia. Le caratteristiche morfologiche sono di grande varietà e interesse naturalistico: dalla cima della montagna ricoperta di faggi, alla fascia dei castagneti, alle colline decorate di olivi e vigneti, alla macchia mediterranea, fino al dolce paesaggio caratteristico della Val d’Orcia, in cui rari alberi si adagiano su morbidi declivi.
Il capoluogo si trova a metà strada tra la vetta e la valle, sopra un poggio circondato da olivi e numerosi corso d’acqua; un poco più in alto, immersa nel verde dei castagneti, si trova la Pescina, frazione di rilievo e importante centro turistico.
A valle, in prossimità della strada che conduce a Castiglion d’Orcia e Montalcino, è situato il centro abitato di Poggio Ferro. L’intero territorio è disseminato di borghi e antichi casali, alcuni dei quali sono oggi confortevoli agriturismi. Di probabile origine etrusca Seggiano ( noto fin dal IX secolo ) fu nel medioevo prima sotto la giurisdizione dell’Abbazia del San Salvatore, successivamente vi si sviluppò una comunità autonoma (nella seconda metà del XIII sec. vi vantava diritti anche l’Abbazia Sant’Antimo) e poi passò definitivamente, dopo il 1265, sotto il governo di Siena, di cui diventerà baluardo contro gli Aldobrandeschi di Santa Fiora. Notevole fu l'ascendente di alcune famiglie senesi come i Salimbeni e, a partire dalla fine del quattrocento, gli Ugurgeri Azzolini, che divennero maggiorenti della comunità locale. Agli Ugurgeri appartenevano numerosi palazzi del centro storico di Seggiano come quello rinascimentale noto come Palazzo Ugurgieri poi Giannelli e il Palazzo dei diavoli in Piazza San Bartolomeo. Recenti studi confermano l'esistenza di un "Seggiano vecchio", nella fase del primo incastellamento, non molto lontano dall'attuale paese, nei pressi della chiesetta di S.Maria in Villa (la chiesa cara a S. Bernardino che conserva un importante affresco di F.Nasini) oggi emblematicamente situata , sebbene la proprietà sia diversa, all'interno
del Giardino di Daniel Spoerri. La fondazione di un "Seggiano nuovo" fu determinata non solo da ragioni difensive, ma anche di ordine socioeconomico conseguenti lo sviluppo della metallurgia. Con la caduta della Repubblica di Siena (1559) Seggiano entra a far parte del dominio mediceo seguendone il destino. Il paese ha mantenuto pressoché intatto il suo aspetto medievale e le sue origini rurali. La cinta muraria in cui si aprono tre porte (Porta del Mercato, Porta degli Azzolini e Porta di San Gervasio) è quasi interamente riconoscibile e l'immagine per chi arriva a Seggiano non è molto diversa da quella che annotò Giorgio Santi verso la fine del settecento: "la collina è guarnita di belli uliveti, che nutrono olivi di vecchiezza e grandezza straordinaria".
Fonte:
Piccola guida sul territorio, la storia, la cultura, le tradizioni e l’arte - Comune di Seggiano
Il capoluogo si trova a metà strada tra la vetta e la valle, sopra un poggio circondato da olivi e numerosi corso d’acqua; un poco più in alto, immersa nel verde dei castagneti, si trova la Pescina, frazione di rilievo e importante centro turistico.
A valle, in prossimità della strada che conduce a Castiglion d’Orcia e Montalcino, è situato il centro abitato di Poggio Ferro. L’intero territorio è disseminato di borghi e antichi casali, alcuni dei quali sono oggi confortevoli agriturismi. Di probabile origine etrusca Seggiano ( noto fin dal IX secolo ) fu nel medioevo prima sotto la giurisdizione dell’Abbazia del San Salvatore, successivamente vi si sviluppò una comunità autonoma (nella seconda metà del XIII sec. vi vantava diritti anche l’Abbazia Sant’Antimo) e poi passò definitivamente, dopo il 1265, sotto il governo di Siena, di cui diventerà baluardo contro gli Aldobrandeschi di Santa Fiora. Notevole fu l'ascendente di alcune famiglie senesi come i Salimbeni e, a partire dalla fine del quattrocento, gli Ugurgeri Azzolini, che divennero maggiorenti della comunità locale. Agli Ugurgeri appartenevano numerosi palazzi del centro storico di Seggiano come quello rinascimentale noto come Palazzo Ugurgieri poi Giannelli e il Palazzo dei diavoli in Piazza San Bartolomeo. Recenti studi confermano l'esistenza di un "Seggiano vecchio", nella fase del primo incastellamento, non molto lontano dall'attuale paese, nei pressi della chiesetta di S.Maria in Villa (la chiesa cara a S. Bernardino che conserva un importante affresco di F.Nasini) oggi emblematicamente situata , sebbene la proprietà sia diversa, all'interno
del Giardino di Daniel Spoerri. La fondazione di un "Seggiano nuovo" fu determinata non solo da ragioni difensive, ma anche di ordine socioeconomico conseguenti lo sviluppo della metallurgia. Con la caduta della Repubblica di Siena (1559) Seggiano entra a far parte del dominio mediceo seguendone il destino. Il paese ha mantenuto pressoché intatto il suo aspetto medievale e le sue origini rurali. La cinta muraria in cui si aprono tre porte (Porta del Mercato, Porta degli Azzolini e Porta di San Gervasio) è quasi interamente riconoscibile e l'immagine per chi arriva a Seggiano non è molto diversa da quella che annotò Giorgio Santi verso la fine del settecento: "la collina è guarnita di belli uliveti, che nutrono olivi di vecchiezza e grandezza straordinaria".
Fonte:
Piccola guida sul territorio, la storia, la cultura, le tradizioni e l’arte - Comune di Seggiano
Articolo Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Seggiano
Nearby cities:
Coordinate: 42°55'42"N 11°33'37"E
- Comune di Pienza 23 km
- Comune di Spoleto 82 km
- Comune di Terni 85 km
- Comune di Foligno 87 km
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- Comune di Ardea 157 km
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- Rondinelli 9 km
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- Podere Tripoli 22 km
- Civitella Marittima 24 km