Il Sito Archeologico di Isthmia

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 sito archeologico, Antica Grecia

L’antico sito di Isthmia era soprattutto un’area sacra dedicata a Poseidone, e gestita dalla polis corinzia. Isthmia, insieme a Olimpia, Delfi e Nemea erano i quattro santuari panellenici venerati da tutti i popoli dell’Ellade. Le feste istmiche di carattere atletico - religiose furono seconde come importanza solo a Olympia. La data tradizionale della fondazione dei Giochi Istmici viene posta intorno al 584 a.C. Avevano luogo ogni due anni, e insieme alle gare di atletica si svolgevano anche concorsi di prosa e poesia. Originariamente, queste competizioni avevano un grande significato religioso, ma col passare del tempo vennero ad acquisire un carattere più laico. Anche se i giochi di Olimpia e di Delfi fossero forse più noti, il sito di Isthmia attirò molti visitatori, tra cui Alessandro Magno, l’apostolo Paolo, e l’imperatore romano Nerone. Parte di tale importanza era il risultato diretto della strategica posizione geografica di Isthmia.
La posizione di Isthmia in Grecia
Nell’antichità, il santuario di Poseidone Istmico fu fondato vicino all’antica strada tra Atene e Corinto, due delle città più grandi e ricche dell’epoca greca classica. Questo dette a Isthmia una posizione molto centrale, che attrasse i viaggiatori, nonché i commercianti, o viandanti che attraversavano l’istmo. Tale importanza continuò fino al Medioevo, quando Isthmia divenne il bastione principale delle difese bizantine nel sud della Grecia.
Breve storia del sito:
Il grande tempio dorico dedicato a Poseidone fu costruito intorno al 700 a.C. Il sito presso l’istmo era un luogo strategico, essendo un passaggio obbligato delle comunicazioni fra la Grecia centrale, l’Attica e il Peloponneso e per la vicinanza ai porti di Kenchreai e del Lechaion. Intorno al 480 a.C. il tempio arcaico fu distrutto da un incendio. Un nuovo, più grande tempio fu costruito intorno al 465 a.C. Nel corso dei decenni successivi vi furono numerosi conflitti in Grecia, ma i giochi si svolsero ugualmente. Tuttavia, nel 390 a.C. quest’ultimi furono interrotti quando l’esercito spartano occupò l’istmo. Il tempio fu danneggiato da un nuovo incendio, e a causa delle difficoltà economiche di Corinto, il restauro del monumento si protrasse a lungo.
Durante il terzo secolo a.C. le truppe macedoni di occupazione usarono l’area come presidio strategico. I Macedoni persero il controllo di Corinto nel 243 a.C. riprendendolo poi nel 228. Nel 225-4 i macedoni invasero di nuovo il Peloponneso, opponendosi alla rinata Lega achea. L’istmo era il naturale crocevia della Grecia, e tutti gli eserciti che nel corso del tempo lo avevano occupato, ebbero conseguenze disastrose per l’insediamento civile e il Tempio.
Gli eserciti romani arrivarono intorno al 200 a.C. per liberare la Grecia dal controllo macedone. La guerra si concluse nel 196 a.C. con una completa vittoria romana. Prima di ritirare le sue truppe il generale romano Flaminio annunciò la completa liberazione della Grecia dal giogo macedone. Sede dell’annuncio furono i Giochi Istmici. Isthmia era diventata nei secoli il simbolo della libertà e dell’unità degli Elleni.
Cinquanta anni dopo i Romani furono molto meno magnanimi con la Grecia. Dopo aver dichiarato guerra alla Lega achea, il generale Mummio marciò contro Corinto. Nel 144 a.C. ne ordinò la distruzione. Anche Isthmia non fu risparmiata. Anche l’Altare di Poseidone e tutto il complesso andarono distrutti, e i Giochi Istmici furono trasferiti a Sicione vicino a Corinto. Corinto fu poi rifondata come colonia romana da Giulio Cesare nel 44 a.C., riprendendo il controllo dei giochi circa quaranta anni dopo, tuttavia prove archeologiche suggeriscono che i giochi non fecero ritorno al loro luogo deputato che nel 50 d.C. Allora, il tempio e le strutture dei giochi furono restaurati, e nel 67 d.C. l’imperatore Nerone in persona prese parte ai giochi panellenici.
Alla fine del IV secolo il cristianesimo era l'unica religione legale dell’Impero, ed è quasi certo che i giochi furono abbandonati. Nel 400 d.C. il santuario di Poseidone era il ricordo di un epoca passata. Sotto il regno di Teodosio II, fu costruito attraverso l’istmo un enorme muro di difesa. Il cosiddetto Hexamilion (sei miglia) richiese una quantità enorme di pietra, e molti edifici abbandonati furono saccheggiati per la sua costruzione. Il tempio fu abbattuto fino alle fondamenta. Isthmia stessa potrebbe essere stata abbandonata sporadicamente tra la fine del VII e l’ XI o il XII secolo d.C. Tuttavia, la regione dell’Istmo continuò ad avere un importante posizione strategica durante i periodi del tardo Medioevo e nell’età moderna.
Il Santuario oggi:
Isthmia non è così immediatamente "attraente", come alcuni altri siti archeologici della Grecia classica. Soprattutto perché continuò ad essere abitata e utilizzata intensivamente durante il Medioevo. Gli scavi di Isthmia cominciarono negli anni ’50 del secolo scorso. Gruppi di lavoro dell’Università di Chicago furono responsabili della costruzione del museo e della manutenzione della parte centrale del Santuario, mentre l’Università statale dell’Ohio contribuì allo scavo nelle aree periferiche del sito, tra le Terme romane e la zona orientale.
La maggior parte degli edifici sportivi debbono ancora essere riportati alla luce, di questi, solo lo stadio (in tre fasi distinte) è stato finora scavato.
Fonte:
isthmia.osu.edu/sanctuar.html
Nearby cities:
Coordinate:   37°54'54"N   22°59'45"E
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