La necropoli della Porta d'Arcadia
Greece /
Messinia /
Meligalas /
World
/ Greece
/ Messinia
/ Meligalas
, 7 Chilometri dal centro (Μελιγαλάς)
Mondo / Grecia /
Necropoli, sito archeologico
Pausania, dopo la visita all’antica Messene (II sec. D.C.) lasciò la città e si diresse verso Megalopoli passando per la Porta d’Arcadia. A destra della strada antica, che seguiva la direzione dell’antico tracciato verso il ponte Mafrozoumainas, (detto Valyra) furono scoperti, durante recenti scavi, antichi monumenti funerari fuori dell’abitato. Gli edifici erano disposti l’uno accanto all’altro e sono di grande interesse sia per i dati archeologici in essi contenuti sia per la loro forma architettonica.
I monumenti descritti sono numerati in base alla posizione relativa rispetto al procedere della strada. L’edificio 2 è una tomba con un doppio ambiente con un portico sul fronte, senza precedenti per la Grecia. Di fronte al diastoma è visibile una camera di 4.70m x 5,40m davanti alla quale c’è un portico dorico (14,50 di lunghezza x 3,80 m di larghezza), composto di dieci colonne. Le due camere hanno le stesse dimensioni internamente e hanno tre nicchie rettangolari nel mezzo a tre lati, e un altare sopraelevato (2,70 x 1,45 m). Sull’altare dovevano esserci dei sarcofagi di marmo, frammenti dei quali sono stati scoperti durante gli scavi. Il portico dorico poggia su un alto podio, con più di sei scalini. All’interno della galleria sono stati scoperti quattro pozzi di inumazione con i resti di cremazioni probabilmente fanciulli. Le cremazioni erano accompagnate da interessanti offerte votive; come modellini di navi di colore rosso, lampade con scene di giochi, e ben conservati resti carbonizzati di frutta. Il quadro complessivo mostra un’usanza insolita nella tecnica di inumazione, nella quale si nota la tendenza a seppellire i fanciulli nella galleria, che è al di fuori delle camere sepolcrali, mentre, nelle nicchie della camera dentro i sarcofagi di marmo furono sepolti solo i membri adulti della famiglia. La pratica dell’inumazione continuò anche dopo l’avvento del cristianesimo fino al quinto/sesto secolo dopo Cristo L’edificio 3 ha l’ingresso al centro della parte meridionale. È costituito da un portico con falsa stoà (2.70 x 5.30m.).
Nel mezzo degli altri tre lati aperti c’erano delle nicchie rettangolari. Conteneva frammenti di sarcofagi in marmo in stile neoattico (II e III secolo d.C.) con interessanti scene di battaglia.
Tra la torre della Porta d’Arcadia e l’edificio 3 sono venuti alla luce due piedistalli con caratteristiche e dimensioni identiche a quelli dell’edificio 4 e come gli elementi architettonici (colonne, triglifi, pannelli), dei monumenti funerari visti in precedenza. Ad Ovest dell’edificio 2 sono venute alla luce tombe imperiali databili intorno al II o III secolo d.C.
Un’altra struttura funeraria (5) si trova a contatto con la torre sud della Porta d’Arcadia, presso l’ingresso esterno. Le fondamenta superstiti e i pavimenti a mosaico, fanno risalire la costruzione della camera di sepoltura all’epoca romana. Nell’abside orientale della camera è stato ritrovato un sarcofago in pietra, con una deliziosa decorazione in rilievo. Secondo le numerose iscrizioni funerarie ritrovate, i monumenti funerari della necropoli della Porta d’Arcadia sembrano che siano stati utilizzati tra il II e il IV secolo d.C. per la sepoltura dei membri delle famiglie importanti di Messene.
Autore
Hatzis Georgia - Spiliopoulou, archeologo (Libera traduzione dal sito ODISSEUS del Ministero della cultura Ellenico)
I monumenti descritti sono numerati in base alla posizione relativa rispetto al procedere della strada. L’edificio 2 è una tomba con un doppio ambiente con un portico sul fronte, senza precedenti per la Grecia. Di fronte al diastoma è visibile una camera di 4.70m x 5,40m davanti alla quale c’è un portico dorico (14,50 di lunghezza x 3,80 m di larghezza), composto di dieci colonne. Le due camere hanno le stesse dimensioni internamente e hanno tre nicchie rettangolari nel mezzo a tre lati, e un altare sopraelevato (2,70 x 1,45 m). Sull’altare dovevano esserci dei sarcofagi di marmo, frammenti dei quali sono stati scoperti durante gli scavi. Il portico dorico poggia su un alto podio, con più di sei scalini. All’interno della galleria sono stati scoperti quattro pozzi di inumazione con i resti di cremazioni probabilmente fanciulli. Le cremazioni erano accompagnate da interessanti offerte votive; come modellini di navi di colore rosso, lampade con scene di giochi, e ben conservati resti carbonizzati di frutta. Il quadro complessivo mostra un’usanza insolita nella tecnica di inumazione, nella quale si nota la tendenza a seppellire i fanciulli nella galleria, che è al di fuori delle camere sepolcrali, mentre, nelle nicchie della camera dentro i sarcofagi di marmo furono sepolti solo i membri adulti della famiglia. La pratica dell’inumazione continuò anche dopo l’avvento del cristianesimo fino al quinto/sesto secolo dopo Cristo L’edificio 3 ha l’ingresso al centro della parte meridionale. È costituito da un portico con falsa stoà (2.70 x 5.30m.).
Nel mezzo degli altri tre lati aperti c’erano delle nicchie rettangolari. Conteneva frammenti di sarcofagi in marmo in stile neoattico (II e III secolo d.C.) con interessanti scene di battaglia.
Tra la torre della Porta d’Arcadia e l’edificio 3 sono venuti alla luce due piedistalli con caratteristiche e dimensioni identiche a quelli dell’edificio 4 e come gli elementi architettonici (colonne, triglifi, pannelli), dei monumenti funerari visti in precedenza. Ad Ovest dell’edificio 2 sono venute alla luce tombe imperiali databili intorno al II o III secolo d.C.
Un’altra struttura funeraria (5) si trova a contatto con la torre sud della Porta d’Arcadia, presso l’ingresso esterno. Le fondamenta superstiti e i pavimenti a mosaico, fanno risalire la costruzione della camera di sepoltura all’epoca romana. Nell’abside orientale della camera è stato ritrovato un sarcofago in pietra, con una deliziosa decorazione in rilievo. Secondo le numerose iscrizioni funerarie ritrovate, i monumenti funerari della necropoli della Porta d’Arcadia sembrano che siano stati utilizzati tra il II e il IV secolo d.C. per la sepoltura dei membri delle famiglie importanti di Messene.
Autore
Hatzis Georgia - Spiliopoulou, archeologo (Libera traduzione dal sito ODISSEUS del Ministero della cultura Ellenico)
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