Palazzo della Crocetta - Museo Archeologico (Comune di Firenze)

Italy / Toscana / Florence / Comune di Firenze / Via della Colonna, 38
 museo, Museo archeologico

Il palazzo fu costruito su un lotto di terreno già dello Spedale degli Innocenti con un cantiere aperto nel 1619, per ospitare la granduchessa Maria Maddalena de’ Medici, sorella del granduca Cosimo II. Questa, nata “malcomposta”, necessitava di una residenza adeguata al suo rango e al tempo stesso appartata, dotata di collegamenti aerei e sotterranei con i vicini insediamenti conventuali della Crocetta, degli Angiolini e, soprattutto, dell’Annunziata. Il progetto, redatto da Giulio Parigi, prevedeva un corpo di fabbrica caratterizzato da una pianta a U, a inglobare anche alcune case preesistenti su via della Pergola. Pochi anni dopo la morte della principessa, nel 1637, i collegamenti, eccetto il cavalcavia con l’Annunziata, furono demoliti, riqualificando l’edificio come palazzo, anziché come estensione privata dei conventi limitrofi (si veda su questo aspetto l’ampia scheda di Emanuela Ferretti). Abitato dal 1645 da Benedetto Dragomanni, esponente di spicco della Corte, l’edificio subì notevoli modifiche entro il 1651. Al tempo dei Lorena si tornò a trasformarlo e, gratificato da un giardino che le guide descrivono come delizioso, fu sede del reggente Marco dei Beauveau principe di Craon. Ulteriori interventi vennero promossi da Pietro Leopoldo di Lorena per renderlo ulteriormente accogliente e funzionale quale appartamento di rappresentanza: era ancora utilizzato ai tempi di Federico Fantozzi per alloggiare ospiti di riguardo in visita alla Corte. Sempre Fantozzi segnalava “l’elegante giardino ed un corridore che porta in un coretto nella chiesa della SS. Annunziata”. Nel periodo di Firenze Capitale fu sede della Corte dei Conti e oggetto di alcuni lavori di adeguamento realizzati su progetto dell’architetto Paolo Comotto (a questo periodo risale la collocazione di due colonne nell’ingresso principale poste parallelamente a due già esistenti). Destinato nel 1880 a sede del museo Archeologico (in modo da accogliere in un’unica sede il Museo Etrusco e il Museo Egizio già precedentemente istituiti) ebbe presumibilmente un restauro nel 1883-1884 ad opera dell’architetto Emilio De Fabris, in concomitanza con il riordino delle collezioni e il nuovo allestimento voluto dall’allora direttore, Luigi Adriano Milani. Nel 1897 fu inaugurata la sezione del Museo Topografico, sempre voluta dal Milani, a illustrare la storia degli Etruschi attraverso i materiali raccolti nel corso degli scavi. Nel giardino, aperto al pubblico dal 1902, furono ricostruite con materiali originali alcune tombe monumentali. Nel periodo della direzione di Antonio Minto il museo fu ulteriormente riconfigurato e ampliato ad occupare anche il secondo piano (1925). Nel 1942, poi, sempre per esigenze di spazio, fu acquistato l’edificio su via della Colonna, già pertinenza dell’Ospedale degli Innocenti, dove fu realizzato un nuovo ingresso dal lato della piazza della Santissima Annunziata. Drammaticamente colpito dall’alluvione del 4 novembre 1966 (che portò alla distruzione del Museo Topografico) l’edificio fu interessato da un importante cantiere di restauro tra il 1984 e il 1988, su progetto e direzione dei lavori dell’architetto Bruno Pacciani (ditta esecutrice Calosi & Del Mastio). Viste le complesse vicende attraversate dal complesso risulta oggi estremamente difficile ricostruire la qualità architettonica del progetto originario di Giulio Parigi. Per quanto concerne gli esterni torniamo a segnalare il giardino che, già impiantato nel 1621 e cinto da un muro fino al 1873, si mostra oggi essenzialmente nelle forme assunte a seguito di un intervento del 1888 circa, a seguito della creazione della Sezione Topografica dell’Etruria, che previde nello spazio verde la sistemazione di alcune tombe (provenienti da aree di scavo diverse e di confronto con quelle etrusche esposte all’interno), abilmente integrate con cespugli e una grande varietà di piante. Ancora oggi il palazzo, con le sue varie addizioni, è sede del Museo Archeologico Nazionale.

Fonte:
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
a cura di Claudio Paolini
sito web:
www.palazzospinelli.org/architetture/


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www.comune.firenze.it/soggetti/sat/didattica/museo.html
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