Ospedale di Santa Maria Nuova (Comune di Firenze)

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 ospedale, Luogo interessante

Si tratta di una delle più antiche e importanti istituzioni assistenziali fiorentine, che divenne nel corso dei secoli assai ricca e potente, grazie ai numerosi lasciti ed alle donazioni, potendo fra l'altro contare su numerose chiese dipendenti sparse su tutto il territorio toscano. L'ospedale fu fondato nel 1288 da Folco Portinari, padre di Beatrice, la donna amata da Dante. Folco fu convinto a quest'impresa da Monna Tessa, governante della famiglia Portinari, sepolta nell'ex chiostro delle Ossa dell'Ospedale. La struttura, destinata alla cura degli infermi, era suddivisa in due aree: la femminile e la maschile, dove potevano avere accoglienza circa duecento ricoverati. Specialmente nel XV secolo l'ospedale godette di una notevole floridezza economica; risalgono a quest'epoca gli interventi di trasformazione e ampliamento dell'edificio, con l'aggiunta nel 1420 del chiostro delle Medicherie, ad opera di Bicci di Lorenzo. Qui si conservano una terracotta invetriata raffigurante la Pietà di Giovanni della Robbia e un'altra terracotta con la Madonna col Bambino e due angeli, attribuita a Michelozzo. Sempre nei primi decenni del XV secolo furono decorate le corsie da Niccolò di Pietro Gerini; questi affreschi sono in parte conservati nelle collocazioni originarie, in parte staccati e sistemati nel salone di papa Martino V. Ulteriori interventi si ebbero nel tardo Cinquecento ad opera del Giambologna, di Alessandro Allori e del Buontalenti: al primo si deve la decorazione a stucco della corsia degli uomini, al secondo gli affreschi della cappella della corsia degli uomini, al terzo gli affreschi delle pareti e del controsoffitto della corsia delle donne. Questi affreschi staccati si conservano nella Pinacoteca dello Spedale degli Innocenti. Il Buontalenti progettò anche il porticato antistante la facciata principale, poi eseguito da Giulio Parigi (1611) e portato a termine definitivamente solo nel 1960. L'antica corsia delle donne rimase in uso fino al 1660, quando venne sostituita da Giovanni Battista Pieratti con un nuovo più spazioso ambiente ad ovest della chiesa. Nelle stanze dell'amministrazione (sala della Presidenza e salone di Martino V), alle quali si accede dallo scalone dell'ex chiostro delle Ossa, si conservano affreschi staccati e altre opere provenienti dalla facciata della chiesa di Sant'Egidio, dall'Ospedale e da altri conventi. Fra questi la Crocifissione fra i Santi Romualdo e Giovanni Battista, opera d'Andrea del Castagno (1440-1444), già nel chiostrino di Santa Maria degli Angeli, l'Incoronazione della Vergine, quattrocentesco gruppo in terracotta riferito a Dello Delli, in origine sopra il portale di Sant'Egidio, ove è stato collocato un calco. Dalla facciata di Sant'Egidio provengono anche l'affresco staccato con sinopia di Bicci di Lorenzo, raffigurante la Consacrazione della nuova chiesa di Sant'Egidio da parte di Papa Martino V, avvenuta nel 1419, e un altro affresco con Martino V che conferma i privilegi dello spedale, eseguito nel 1473 circa da Gherardo di Giovanni detto del Fora, poi ridipinto nel 1560 da Francesco Brina. Nell'ex chiostro delle Ossa si trovava l'affresco staccato rappresentante il Giudizio Universale di fra Bartolomeo, ora al Museo di San Marco.

Fonte: I Luoghi della Fede - Regione Toscana
Sito Web: web.rete.toscana.it/Fede/ricerca.jsp?lingua=italiano

Per approfondire: brunelleschi.imss.fi.it/itinerari/luogo/OspedaleSantaMa...

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