Oasi Montelella

Italy / Basilicata / Atella /
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Inquadramento generale
L’Oasi di protezione Montelella si estende per ha 406.91 nel territorio comunale di San Fele oltre 4.5 km ad est del paese, sulle pendici settentrionali del Monte Pierno. L’istituto si sviluppa in un’area a vocazione agricola e zootecnica (all’interno sono presenti 20 masserie). Il punto più basso dal punto di vista altitudinale è sul limite nord-occidentale dell’Oasi in corrispondenza con il Torrente Vonghia (547 metri), mentre l’area ad altitudine maggiore è nella parte meridionale, nei pressi del Santuario della Madonna di Pierno (922 metri). L’area ha una giacitura moderata in tutta la sua estensione, l’esposizione prevalente è nord-ovest.
Uso del suolo: gli habitat individuati
Nell’Oasi di protezione Montelella sono stati cartografati 6 habitat. Gran parte della superficie è coperta da pascoli, 45,15% di pascolo nudo, 18% circa di pascolo cespugliato e 0.56% di pascolo arborato. Il pascolo, rappresentato prevalentemente da praterie mesiche seminaturali, si sviluppa in alternanza con i seminativi che a loro volta coprono circa il 34% della superficie totale. Il pascolo cespugliato comprende aree ex prative in fase di colonizzazione di ginestre nella parte centrale e aree a vegetazione ripariale lungo il torrente Vonghia sul limite occidentale. In quest’area la vegetazione cespugliosa e arbustiva è rappresentata prevalentemente da salici del piano collinare. Le aree antropizzate occupano una superficie di poco inferiore ai 2 ha e insieme alle strade raggiungono una percentuale di suolo di poco inferiore all’1%. Sono presenti sorgenti e torrenti con acque perenni, quello con la maggiore portata è il Torrente Malta e delimita ad est l’Oasi, gli altri sono valloni che nei periodi secchi si riducono a rigagnoli.
Idoneità faunistica
Beccaccia: il territorio dell’Oasi Montelella si presenta mediamente idoneo, scarse le aree boscate ma buona la presenza di aree cespugliate, ambienti ideali per la specie.
Cinghiale: la presenza di numerosi seminativi e, di contro, l’assenza di aree boscate dove rifugiarsi, rende la vocazionalità media.
Colombaccio: è una specie che si adatta bene in quest’area per la presenza di numerosi coltivi con alcune aree cespugliate limitrofe.
Coturnice: altitudine ed esposizione rendono questa oasi scarsamente vocata per la specie;
Fagiano: idoneità medio-alta grazie alla buona presenza di seminativi che si affianca ad una ridotta copertura boschiva e arbustiva.
Lepre: buona condizione per la biologia della lepre è l’alternanza di seminativi a praterie e ad aree cespugliate, ma l’idoneità non è elevata a causa dell’assenza di interclusi.
Quaglia: la presenza di ampie zone aperte e la bassa acclività del terreno rendono l’oasi idonea alla specie.
Starna: come per la lepre, l’alternanza di coltivi e vegetazione erbacea incolta e ricca di cespugli rende elevata l’idoneità per questa specie, anche se le risorse idriche sono presenti solo lungo il confine occidentale dell’oasi.
Nearby cities:
Coordinate:   40°48'39"N   15°36'32"E
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