Orto Botanico (Napoli)

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L'Orto botanico di Napoli è una struttura universitaria facente parte della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Esso, pur essendo fra i meno antichi d'Italia, è senz'altro uno dei più importanti per il numero e la qualità delle collezioni presenti.

Il decreto di fondazione di questa struttura, recante la firma di Giuseppe Bonaparte, risale al 28 dicembre 1807. Gli architetti G. De Fazio e V. Paoletti curarono la realizzazione del progetto dell'Orto, mentre Michele Tenore si occupò dell'organizzazione scientifica e fu direttore dal 1810 al 1860.

Attualmente l'Orto botanico di Napoli si estende per circa 12 ettari, sui quali sono raccolte circa 10.000 specie vegetali per un totale di quasi 25.000 esemplari.

Le principali attività svolte attualmente nell'Orto riguardano la coltivazione e la presentazione a fini museologici delle collezioni, la ricerca scientifica, la didattica, rivolta sia agli studenti universitari che a quelli delle scuole medie, e la conservazione di alcune specie vegetali in via di estinzione.

Le collezioni dell'Orto botanico sono generalmente presentate secondo tre criteri: sistematico, ecologico ed etnobotanico. In alcune aree, infatti, sono raccolte piante appartenenti alla stessa categoria sistematica: costituiscono esempio in tal senso l'area delle gimnosperme, delle famiglie di angiosperme, il palmeto e l'agrumeto. In altre aree, come ad esempio il deserto, il filiceto e le vasche delle piante acquatiche, per coltivare specie che hanno esigenze ambientali affini sono state ricreate condizioni simili a quelle che le piante esigono in natura. In questo senso è possibile parlare di "criterio ecologico" e non per ciò che si riferisce alle associazioni vegetali, che sono artificiali, poichè in diversi casi le piante provengono da aree geografiche diverse.
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