Piazza Nazionale (Napoli)

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La piazza, con il quartiere, risale ai primi anni del ‘900 e prese nome all’insegna dell’unità nazionale, come si evince anche dai nomi delle città attribuiti alle ampie strade circostanti. La costruzione del rione "operaio" Vasto, affidata alla Società per il Risanamento, segnò anche l’avvio di una lenta ma progressiva urbanizzazione della zona ad est della piazza, che negli anni ’70 avrebbe trovato un ulteriore impulso con l’edificazione del Centro direzionale, tuttora in via di espansione.
I primi agglomerati abitativi verso est si svilupparono lungo la via Nuova Poggioreale, così denominata per distinguerla da quella vecchia, ancora esistente in qualche breve tratto. A poca distanza, all’incrocio tra via Casanova e il corso Novara, completato nel 1925, sono ancora visibili alcuni dei paracarri del ponte "di Casanova", costruito per l’attraversamento del sottostante alveo dell’ "Arenaccia", dove defluiva all’aperto parte delle acque provenienti da Capodimonte.
Per diversi anni la piazza è stata un cantiere aperto ma adesso che i lavori sono terminati la piazza disporrà di un vasto parcheggio sotterraneo di aree verdi,di una fontana, un piccolo anfiteatro, un bar.
ed:lucablog.tk