Battaglia di Haliartos 395 AC

Greece / Voiotia / Aliartos /
 battlefield (en), storico
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CAMPO DI BATTAGLIA HALIARTOS 395 AC
Lisandro , con almeno una mora di Spartani e forse un piccolo distaccamento di alleati Peloponnesiaci, partendo da Sikyon invece di Corinto , sbarcò in Focide , possibilmente nella baia
di Antikyra . Da Antikyra , si diresse verso Elateia , dove unitosi alle forze Focesi e di vari alleati Greci della Doride e della Locride partì alla volta della Beozia. Probabilmente sapendo che gli Orchomeni erano intenzionati a disertare , prese la via più diretta per Orchomenos via Elateia ,
Hympolis e Abai , quando lo videro arrivare, gli Orchomeni aprirono le porte e così facendo disertarono dalla Confederazione Beota . Orchomenos accettò una guarnigione spartana e assieme al partito oligarca, filo- spartano, si unirono alle forze di Lisandro. Con gli Orchomeni , l’esercito di Lisandro crebbe fino a raggiungere circa le seimila unità, contando opliti, cavalieri , oltre alla fanteria leggera . Da Orchomenos , seguì la sponda sud del lago Kopais, e incrociando sul suo cammino il territorio Lebadeia lo saccheggiò, di conseguenza nonostante tutto la città rimase dalla parte della Confederazione Beotica . Da Lebadeia , inviò una lettera a Pausania che , se avesse seguito i suoi piani , sarebbe già dovuto essere a Platea , con istruzioni di incontrarlo il giorno seguente ad Haliartos . Allo scopo di raggiungere il territorio Haliartos, Lisandro attraversò il territorio di Koroneia senza devastarlo e metterlo a ferro e fuoco, la quale non abbandonò la Confederazione, dirigendosi e accampandosi sui contrafforti al termine della valle di Kephalari ,a sud di Haliartos , probabilmente nei pressi di Mazi . La collinasu cui si accamparono era ben protetta dai corsi d’acqua e quì mise il campo aspettando che Pausania che proveniva da Thespiai si ricongiungesse alcune ore più tardi.
Tuttavia , i Tebani intercettarono e decifrarono il messaggio di Lysandro e decisero di coinvolgere l'esercito di Lysandro in battaglia prima che potesse unirsi alle forze di Pausania . Così facendo lasciarono gli Ateniesi a proteggere Tebe, quest’ultimi lasciarono un distaccamento a sud della città sulla strada per Platea-Thespiai per prerevenire un attacco di Pausania passando per il passo di Steni . I tebani arrivarono prima dell'alba e prima di Lysandro e portarono una parte dell'esercito in città, ma il contingente più grande rimase fuori dalla città, in agguato , probabilmente intorno al Monte Likophios , fuori dalla vista dei nemici.
Lysandro ignaro che il suo messaggio fosse stato intercettato e che l'esercito tebano era
così vicino, pensava di incitare gli abitanti di Haliartos a disertare dalla Confederazione Beotica . Le fonti ci dicono che era impaziente , ma questo probabilmente è un errore di interpretazione : Lysandro deve aver pensato che le sue forze erano di gran lunga superiori a quelle degli Haliartiani e che la defezione di Haliartos avrebbe comportato un duro colpo per Tebe e così la città avrebbe perso il controllo della Beozia occidentale e così facendo, sarebbe stato il solo artefice della conquista della città. Avanzò così da solo lungo la via da Thespiai a Haliartos, attraversò il fiume Opliti o forse il torrente che scende dal monte Likophios , avvicinandosi alle mura della città .
Da allora, il confronto che ne scaturì potrebbe essere stato un’ agguato o imboscata e sembra che sia stato un piano premeditato dai Tebani . La maggior parte dell'esercito , che transitava mantenendo il fianco a sinistra della città fu attaccato prima alla retroguardia e contemporaneamente al fianco sinistro dai fuoriusciti della città. A questo punto le forze di Lysandro colte di sorpresa furono messe in grossa difficoltà e nella lotta il generale morì con alcuni dei suoi ufficiali migliori. A seguito della morte di Lysandro l’ esercito in preda al panico, ruppe i ranghi e fuggì sulle colline di fronte alla città, dove si erano accampati il giorno prima, sempre incalzati dai nemici. Un migliaio di soldati spartani e loro alleati rimase sul campo perdendo la vita, mentre tra i vincitori solo trecento caddero per lo più tebani.
La notizia della sconfitta di Lisandro prese Pausania di sorpresa quando era ancora tra Plataea e Thespiai e sembrerebbe che non volle mettere fretta all’ esercito per raggiungere il prima possibile il luogo della battaglia, ma arrivò il giorno seguente. Una giunti al cospetto della città, Pausania si accampò nello stesso posto dove si era fermato Lysandro e capì che la situazione era al quanto difficile. Da un lato pensava di recuperare con la forza i corpi dei caduti sotto le mura di Haliartos, dall’ altra sapeva che ciò avrebbe comportato un numero considerevole di perdite. Pausania comunque poteva contare du circa 6mila uomini che rappresentava un contingente alla pari circa dei Tebani ma aveva meno cavalieri. Inoltre gli alleati avevano poco entusiasmo per dare battaglia. Pausania rimase indeciso per tutto il giorno perdendo così tempo prezioso per impegnare il suo esercito contro i nemici.
Il giorno successivo , il secondo dopo la battaglia , quando gli Ateniesi arrivarono sotto il comando di Thrasyboulo , che proveniva dalla stessa strada fatta dai Tebani qualche giorno prima, si unirono a loro e a questo punto Pausania non aveva più scelta. Quindi , nonostante l'opposizione dei suoi consiglieri spartani , e senza dubbio contro il parere dei polemarchi e penteconteri , decise di non combattere e chiese ai Tebani una tregua per recuperare i morti , il che significava riconoscere esplicitamente la sconfitta . In cambio i Tebani chiesero il ritiro dell'esercito Pausania . Una volta raccolti i corpi, i Lacedemoni presero un determinato percorso perché non furono autorizzati dai tebani a passare sul territorio beota. Il corpo di Lisandro fu sepolto nel territorio dei Panopei , lungo la Via Sacra che da Chaironeia portava a Delfi.
Ciò significò che i Tebani non permisero a Pausania di prendere la via più breve, cioè quella del monte Kitheron per ritornare nel Peloponneso , ma attraverso la Focide attraversando il mare rendendo il suo ritiro ancora più ignominioso e complicato.
La battaglia di Haliartos, con la sconfitta e il ritiro umiliante dei Lacedemoni, ebbe conseguenze immediate sia in politica interna che estera in generale durante il corso della guerra. Questo rovescio ebbe ripercussioni a Sparta portando la città a dividersi in più fazioni, quella per cui bisognava continuare la guerra e vendicare la sconfitta e l’ altra portata alla ricerca di un soluzione pacifica. Questo fu anche l’epilogo e l’allontanamento dalle cariche di comando dei vecchi leader coloro i quali avevano dominato la politica spartana dopo la fine della guerra del Peloponneso .
Re Agide era morto nel 400, Lysandro morto ad Haliartos e Pausania fu portato a giudizio per la sua condotta disastrosa avuta ad Haliartos e condannato a morte in contumacia, visse il resto della sua vita in esilio a Tegea. Agesilao , fu proclamato re, nonostante fu al centro della politica spartana e rimase tale fino alla sua morte avvenuta nel 359 e di tutti i re spartani fu forse il più potente.
D’altro lato , la vittoria a Haliartos portò Corinto ed Argos ad aderire alla coalizione anti spartana e assieme agli alleati intrapresero l'iniziativa nella guerra, sfruttando il momento per intraprendere una campagna nella Grecia centrale e in Tessaglia nel 394 . E 'vero che Sparta riconquistò l’iniziativa entro lo stesso anno , ma l'alleanza tra Corinto e Argos fece sì che il centro del conflitto si trasferì a Corinto ma questo non impedì agli spartani di effettuare delle fuggitive incrusioni sia in Beozia che in Attica. Ma forse la più importante conseguenza della battaglia fu che gli Spartani furono costretti a far rientrare re Agesilao dalla campagna in Asia , lasciando il loro impero appena conquistato e che comunque persero definitivamente sempre nel 394 AC con la sconfitta nella battaglia navale di Cnido. Nonostante la promessa di Agesilao ' alle città d’Asia conquistate , non mise mai più il piede sul suolo asiatico.
GORISPARTA
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