Palazzo della Prefettura (Potenza)
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palazzo, prefecture (en), Palazzo storico

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L’aspetto attuale del Palazzo è il frutto di numerosi interventi che, fin dal XIX sec., ne hanno stravolto l’antica fisionomia.
Originariamente, lo stabile costituiva l’ala occidentale del monastero dei padri Conventuali di S. Francesco. Dopo la soppressione dell’Ordine monastico (1807) e il trasferimento al Demanio dello Stato degli immobili di proprietà del Monastero (1809), nel 1810 vi si insediarono gli Uffici dell’Intendenza ed il Tribunale. Dopo il 1860 il Palazzo ospitò il primo Prefetto della Provincia di Basilicata e, come la piazza antistante, cambiò nome, diventando Palazzo della Prefettura.
Alla ristrutturazione avvenuta nei primi decenni del 1800, per adeguare lo stabile alla nuova funzione, seguirono (negli anni 1845, 1881 e 1908) interventi di ampliamento, con conseguente prolungamento del fabbricato verso Ovest, sopraelevazione con costruzione del terzo piano, e collocazione delle due coppie di colonne ai lati del portone d’ingresso. Intorno al 1920, un’ulteriore modifica interessò l’ala settentrionale dell’ex Convento, che ospitava il Tribunale e gli Uffici Giudiziari: l’ala fu ricostruita in posizione più arretrata in seguito all’incendio del 1912, rendendo accessibili il chiostro ed il giardino, originariamente inglobati nella costruzione.
Il portale di ingresso del Palazzo del Governo si apre su un prospetto a bugne. La facciata è scandita da lesene con capitello corinzio, che inquadrano le finestre ed i balconi del secondo piano, sormontati da un frontoncino rettangolare, e termina col timpano con l’orologio.
Al suo interno è custodita una preziosa collezione di opere d’arte. I mobili ed i complementi d’arredo, di fine XVIII inizio XX secolo, sono in stile vario: Neoclassico, Impero, Luigi Filippo, Secondo Impero, Umbertino, Art Dèco, Liberty. Alcuni appartenevano ai palazzi signorili della città, altri furono acquistati sul mercato antiquario.
Le sale sono impreziosite da quadri di artisti meridionali del XIX e del XX secolo (Vincenzo Marinelli, Giuseppe Mona, Giacomo Di Chirico, Andrea Petroni, Cesare Colasuonno, Vincenzo la Creta). Negli ambienti di rappresentanza sono esposti alcuni reperti archeologici di proprietà del Museo Provinciale di Potenza che tracciano un excursus cronologico dal Paleolitico all’età romana, con un’ampia campionatura di ceramiche indigene, greche e magno greche (alcune provenienti da sequestri operati nel Metapontino dalla Guardia di Finanza).
L’aspetto attuale del Palazzo è il frutto di numerosi interventi che, fin dal XIX sec., ne hanno stravolto l’antica fisionomia.
Originariamente, lo stabile costituiva l’ala occidentale del monastero dei padri Conventuali di S. Francesco. Dopo la soppressione dell’Ordine monastico (1807) e il trasferimento al Demanio dello Stato degli immobili di proprietà del Monastero (1809), nel 1810 vi si insediarono gli Uffici dell’Intendenza ed il Tribunale. Dopo il 1860 il Palazzo ospitò il primo Prefetto della Provincia di Basilicata e, come la piazza antistante, cambiò nome, diventando Palazzo della Prefettura.
Alla ristrutturazione avvenuta nei primi decenni del 1800, per adeguare lo stabile alla nuova funzione, seguirono (negli anni 1845, 1881 e 1908) interventi di ampliamento, con conseguente prolungamento del fabbricato verso Ovest, sopraelevazione con costruzione del terzo piano, e collocazione delle due coppie di colonne ai lati del portone d’ingresso. Intorno al 1920, un’ulteriore modifica interessò l’ala settentrionale dell’ex Convento, che ospitava il Tribunale e gli Uffici Giudiziari: l’ala fu ricostruita in posizione più arretrata in seguito all’incendio del 1912, rendendo accessibili il chiostro ed il giardino, originariamente inglobati nella costruzione.
Il portale di ingresso del Palazzo del Governo si apre su un prospetto a bugne. La facciata è scandita da lesene con capitello corinzio, che inquadrano le finestre ed i balconi del secondo piano, sormontati da un frontoncino rettangolare, e termina col timpano con l’orologio.
Al suo interno è custodita una preziosa collezione di opere d’arte. I mobili ed i complementi d’arredo, di fine XVIII inizio XX secolo, sono in stile vario: Neoclassico, Impero, Luigi Filippo, Secondo Impero, Umbertino, Art Dèco, Liberty. Alcuni appartenevano ai palazzi signorili della città, altri furono acquistati sul mercato antiquario.
Le sale sono impreziosite da quadri di artisti meridionali del XIX e del XX secolo (Vincenzo Marinelli, Giuseppe Mona, Giacomo Di Chirico, Andrea Petroni, Cesare Colasuonno, Vincenzo la Creta). Negli ambienti di rappresentanza sono esposti alcuni reperti archeologici di proprietà del Museo Provinciale di Potenza che tracciano un excursus cronologico dal Paleolitico all’età romana, con un’ampia campionatura di ceramiche indigene, greche e magno greche (alcune provenienti da sequestri operati nel Metapontino dalla Guardia di Finanza).
Nearby cities:
Coordinate: 40°38'19"N 15°48'9"E
- Palazzo Vescovile 0.4 km
- Caserma Lucania 0.7 km
- Palazzo Fortunato 34 km
- Centro Storico di Lauria Inferiore 66 km
- Palazzo Civico 67 km
- Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro "Michele d'Elia" (Convento di Santa Lucia) 68 km
- Palazzo Cipolla (Firrao) 68 km
- Prefettura 68 km
- Centro Storico di Maratea 72 km
- Masseria "Torre Spagnola" 73 km
- Centro Storico di Potenza 0.2 km
- Parco del Seminario 0.3 km
- Rione Libertà 0.5 km
- Parco Santa Lucia 0.5 km
- Stadio Alfredo Viviani 0.6 km
- Rione Montereale 0.6 km
- Rione Francioso 0.8 km
- Parco Fluviale del Basento 1.2 km
- Comune di Potenza / Puténzë 2.4 km
- Basilicata 29 km