Antica Pherai - Feres

Greece / Magnisia / Velestinon /
 Tempio, sito archeologico, historic ruins (en)
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L’ antica città faceva parte della regione Pelasgica. Il sito si trova all’ estermità nord di uno sperone roccioso del monte Chalkedonion, il moderno Karadag ed è affiancato da due burroni dove scorrono i torrenti Maluka a Sud Est e il Makalo a Nord Ovest. Il sito è stato abitato fin dalla preistoria. Nell'antichità la città era conosciuta come la casa di Admeto, il cui figlio Eumelos figurava presente nella guerra di Troia. La poleis prosperò e divenne potente sotto i tiranni Lycofrone ed il suo successore Jasone, quest’ ultimo cercò di unire la Tessaglia sotto la sua guida. Jasone fu assassinato nel 370 AC e il suo posto fu preso da Alessandro di Fere e che a sua volta fu sconfitto da un'alleanza Tessala-Tebana nel 364 AC dopo la sconfitta a Cynocefale del tebano Pelopidas e il suo territorio fu sottomesso. Fu ucciso nel 358 AC ma le sue politiche espansionistiche continuarono dai suoi successori fino a che Filippo II di Macedonia assunse il potere sulle regioni di Magnesia e Pelasgica e che nel 344 AC insediò un presidio militare macedone in città. La città prosperò ulteriormente fino al 196 AC e fece parte della lega tessala. Fu assediata da Antioco III nel 192 AC che a quel tempo era divisa in due parti, una superiore e l’ altra inferiore. Resti di epoca imperiale sono praticamente inesistenti.
Su un tumulo preistorico con cima piatta (150 mt ) è stata identificata l’ acropoli. Questa collina è protetta alle spalle dai torrenti Makalo e Maluka che le scorrono paralleli. Ai margini della pianura, sotto la parete Sud di una collina rocciosa (Kastraki) ci sono i resti di una copiosa fontana. Tracce di mura della città possono essere osservate nella parte posteriore (ovest) della collina dell'acropoli sopra la gola del torrente Makalo. Le mura hanno uno spessore circa di 3-5 metri a blocchi rettangolari e trapezoidali però sono sprovviste di torri. Pochissimi resti antichi sono visibili all'interno della vecchia città. Dediche a Eracle e un capitello dorico e parti di un muro sono stati trovati nel 1907 nella Chiesa di Haghios Charalambos a sud dell'acropoli. Parti di statua di marmo di Atena, quasi a grandezza naturale, sono stati trovati sull'acropoli nel 1967, il che indica la presenza di un tempio dedicato alla dea. La fontana (antica Hypereia) nel centro della città, è circondata da un muro di contenimento semicircolare di lastre rettangolari sottili. Il terreno in cima alla collina di Kastraki è piena di cocci di vasi e utensili vari ma non ci sono fondazioni o blocchi visibili di case o altro. I resti più importanti rimasti ad oggi visibili, sono quelli di un tempio dorico, esterno alle mura della città a circa 800 metri a nord est dell'acropoli sulla riva destra del torrente Makalo, il cui culto era venerato a Zeus Thaulios ma esiste tutt’oggi una controversia e pare si tratti invece quello di Artemide Ennodia protettrice di Pherai.
Le principali necropoli sono sulla strada per Larissa appena fuori le mura. Alcuni tumuli sono stati scavati nella pianura vicino alla linea ferroviaria. Una tomba a camera è stata scavata a Souvleri Magoula nel 1910. Nel 1899 un altro tumulo (Pilaf-Tepe, o Mal-Tepe) fu scavato a metà strada circa tra Pherai e Pagasetico. Questo conteneva una situla d'argento del terzo secolo AC. La tomba sembra essere datata al secondo secolo AC ed era appartenuta a un cittadino di rilievo della città.
by gorisparta
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Coordinate:   39°22'59"N   22°44'17"E

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