ANTICA PAOS

Greece / Ahaia / Dafni /
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Pheneos (Φενεός). Città ai margini di un altopiano a Ν dell'omonimo lago, ora prosciugato, con un territorio chiuso in una cerchia di montagne accessibile attraverso pochi passaggi. Nominata da Omero (Il., II, 605), raramente ebbe parte nella storia greca, benché posta su un percorso strategicamente importante. Membro della Lega Achea, fu conquistata da Cleomene nel 225 (Polyb., II, 52, 2). Dell'impianto urbano, localizzato, come confermano anche rinvenimenti monetali, su una collinetta a SE del moderno abitato di Kalyvia, si conserva qualche tratto di cinta muraria. Più a valle, sulle pendici sud-orientali della collina, verosimilmente nella città bassa, è stato parzialmente scavato un santuario di Asclepio. Del complesso, che resta da chiarire nella sua struttura generale, facevano parte due edifici contigui, forse aperti su un cortile interno, in uno dei quali (quello più a S, di m 10 x 6,10) si è rinvenuta la base rettangolare (m 4,81 x 2,95; alt. m. 1) iscritta di un gruppo cultuale, probabilmente di Asclepio e Igea, firmato da Attalos figlio di Lachares, scultore ateniese attivo nel II sec. a.C. (v. s 1970, p. 99), periodo nel quale si data anche questo santuario. Nell'ambiente si rinvennero, assieme a una testa femminile colossale ben conservata, cava nella parte posteriore e con inseriti occhi di vetro e agata e ciglia ritagliate nel bronzo, frammenti di piedi e di dita, pertinenti alle due statue aerolite del dio e della sua paredra, rispettivamente tre e due volte maggiori del naturale; vi erano, inoltre, frammenti di statue più piccole (fanciullo che tiene un pomo; figura maschile con himàtion). Il vano è pavimentato a mosaico con motivi geometrici ornamentali e presenta al livello inferiore una cisterna, accessibile attraverso sei pozzetti allineati a lato del mosaico. Al centro era un altare e all'esterno si trovavano diverse basi per dediche votive. Nell'ambiente adiacente a N, di proporzioni pressoché analoghe, erano un'altra base per statue e una tràpezamarmorea. Nell'angolo SE si rinvennero tracce di una struttura più antica (frammenti ceramici del Medio e del Tardo Elladico). Fra i trovamenti, alcuni strumenti chirurgici in bronzo confermano l'identificazione del santuario come unAsklepièion.
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Coordinate:   37°51'9"N   21°58'31"E
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