Antica Epion

 cittadella, sito archeologico

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Era una delle sei città dei Minii, tra Heraia e Makistos . Fu una roccaforte naturale e continuamente minacciata per poi essere dominata dagli Elei. E’ tuttora incero il suo nome, Erodoto la chiama Epion, Senofonte Epeion, Polibio Aipion mentre Strabone la identifica con Aipu omerica, quindi compresa nel regno di Nestore. Quest’ultima non è probabilmente corretta ed è forse meglio seguire Senofonte e adottare Epeionas l'ortografia corretta. La posizione è anche incerta, Epeion deve essere identificata con i resti in un luogo chiamato Eliniko (ora Epio) sopra Platiana appena fuori dalla strada moderna Andritsena- Pyrgos. Tuttavia, buone ragioni sono state avanzate per identificare il sito con Trypaneae.
La città sorge su una collina esposta in posizione dominante sull'intera area a un'altitudine di ca. 600 m sopra il livello del mare, ed è insolitamente lunga e stretta (680 x 60-80 m). E 'divisa in tre parti: una zona superiore acropoli separate da pareti terrazza da una zona più bassa ancora inclusa nella mura di fortificazione. L'acropoli è divisa in una serie di terrazze, dove quella più elevata ad ovest è protetta da fortificazioni. La terrazza accanto contiene un teatro, mentre la successiva sembra essere servita come agorà. L'ingresso principale della città era una porta nel muro e imponente nel suo angolo sud-est. Le mura sembrano tutte di età ellenistica, probabilmente III secolo AC, e sono molto ben conservate in alcune parti, in particolare nell'area della cittadella.
1200 metri di sterrato con dislivello di 40 metri dalla strada asfaltata.