Ercolano

Italy / Campania / Portici / A3 Autostrada Napoli-Salerno (E45)
 cittàdina, disegna solo il bordo
 Carica una foto

In tempi antichi, Ercolano era una piccola città greca ai piedi del Vesuvio, distante appena quattro miglia da Neapolis.

Circa le sue origini, poco note, Dionigi d'Alicarnasso la voleva fondata da Eracle e, quindi, al di là d'ogni implicazione leggendaria, la riteneva d'origine greca, mentre Strabone – poco attendibilmente – la riteneva una città osca in seguito conquistata dagli Etruschi e dai Pelasgi e quindi dai Sanniti, prima di diventare cittadina romana.

Certo è che la città, almeno fin dal VI secolo a.C., dovette cadere sotto il dominio greco, fortemente attestato in tutta la Campania, e passare nelle mani dei Sanniti sulla fine del V secolo a.C.. Incerto è il ruolo svolto da Ercolano nella seconda guerra sannitica; sappiamo, invece, che partecipò alla guerra sociale, ma che fu vinta ed espugnata nell'89 a.C. da un legato di Silla, Tito Didio, divenendo municipio romano.

La vita della città continuò fino alla prima età imperiale senza avvenimenti di rilievo, ed Ercolano rimase un piccolo e colto centro di provincia, favorito da un clima e da un paesaggio incantevoli, che ne fecero il luogo di villeggiatura di romani benestanti e, addirittura, di membri della famiglia imperiale.

Già gravemente danneggiata dal terremoto del 62, la città venne poi distrutta dall'eruzione del Vesuvio (79), che la coprì con un'ingente massa di fango, cenere ed altri materiali eruttivi trascinati dall'acqua piovana che, penetrando in ogni apertura, si solidificò in uno strato compatto e duro di 15-20 metri.

L'eruzione del Vesuvio si articolò in due fasi: la prima fu della durata complessiva di 12 ore, con caduta di pomici bianche e grigie; la seconda della durata di sette ore costituita dall'alternarsi di nubi ardenti e di colate piroclastiche. E fu questa seconda fase che colpì principalmente Ercolano, seppellendola sotto una coltre di oltre 20 metri.

Analisi termogravimentriche hanno permesso di scoprire che la temperatura era di circa 300-320°C. Questa temperatura ha permesso la conservazione dei Papiri, ritrovati nella villa conosciuta come Villa dei Papiri, che si sono conservati in condizioni più o meno buone poiché hanno subito un processo di carbonizzazione.


La rinascita [modifica]
Ercolano, come città, non scomparì: anzi, fu in seguito costruita una nuova città sullo stesso sito che ospitava quella greco-romana, anche se non rivestì più l'importanza precedente.

Col trascorrere del tempo, la memoria dell'esistenza della città antica si perse, e fu dimenticata per molti secoli. Finché, nel XVIII secolo, per puro caso, se ne riscoprì l'esistenza: durante i lavori per un pozzo, infatti, vennero alla luce diversi oggetti d'epoca romana. Iniziarono così i lavori di scavo, ancora oggi in corso, e resi difficili dallo sviluppo della cittadina moderna, sotto cui probabilmente ci sono ancora importanti reperti.

Solo nella seconda metà degli anni '60, il nome Resina, dato alla nuova città, fu sostituito da quello antico, italianizzato, tornando ad essere chiamata Ercolano.

Dal 1997, l'area archeologica di Ercolano fa parte dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Gli Scavi archeologici di Ercolano, di gran lunga più rinomati di quelli delle vicine Pompei e Torre Annunziata, sono da sempre meta fissa di migliaia di turisti all'anno, grazie anche al nuovo sito di accesso agli scavi, nonché la nuova area in fase di sviluppo adiacente il nuovo ingresso che già comprende un parcheggio su due livelli all'avanguardia.

Non mancano luoghi di interesse nella città moderna: il corso principale della città, corso Resina, che collega Ercolano a Napoli, possiede un tratto denominato Miglio d'Oro, per la presenza di rilevanti opere architettoniche: le Ville Vesuviane (alcune ristrutturate anche da famosi scultori o architetti come il Vanvitelli), Villa Aprile (oggi lussuoso Hotel Miglio d'Oro), Villa Battisti, Villa e Parco della Favorita e Villa Campolieto, sedi di eventi culturali, spettacoli e concerti.

Altro luogo d'interesse artistico è la Basilica di Pugliano, disposta all'estremità più alta di via Pugliano, famosa per l'antico mercato di indumenti usati, tra i più antichi d'Italia.

Inoltre da Ercolano è possibile raggiungere il Parco Nazionale del Vesuvio: la strada che porta al cratere ospita un museo permanente (a tappe) di sculture in pietra lavica realizzate da scultori di fama mondiale.


Itinerari [modifica]
Le Ville Vesuviane del Miglio d'Oro
Parco inferiore di Villa Favorita e giardini delle Ville Vesuviane
Scavi archeologici

Chiese [modifica]
Basilica di Santa Maria a Pugliano
Chiesa di Santa Maria del Pilar
Chiesa di Sant'Agostino
Chiesa di Santa Caterina
Chiesa del Santissimo Rosario
Chiesa di San Vito
Chiesa del Genovese
Chiesa del Santissimo Redentore
Chiesa del Santissimo Salvatore
Chiesa di Santa Maria di Loreto

Varie [modifica]
Storico "Mercato degli abiti usati" nel quartiere di Pugliano
Bar "Aniello Carotenuto" storico bar aperto dal 1957

Situazione climatica [modifica]
Esiste ad Ercolano una stazione meteo professionale che monitora 24 ore su 24 la situazione meteo in termini di:

temperatura
umidità
pressione
pioggia
raggi ultravioletti.
I dati della stazione sono resi disponibili mediante un sito internet dedicato il cui indirizzo è: Meteo Ercolano


Collegamenti con Napoli [modifica]
Ercolano dista 8 km circa dal centro di Napoli, che è possibile raggiungere in diversi modi:

CircumVesuviana, dalle stazioni: "Portici - Via Libertà" "Ercolano - Scavi" ed "Ercolano - Miglio d'Oro" (tempo: 14-18 min, 8-10 col direttissimo (solo Ercolano - Scavi)
Bus ANM, con le linee 255 e 157
FF.SS. Trenitalia, dalla stazione di Portici-Ercolano
Metrò del Mare, dal molo d'imbarco: "La Favorita" (tempo: 35 minuti)
Nearby cities:
Coordinate:   40°48'40"N   14°21'17"E
  •  22 km
  •  22 km
  •  27 km
  •  33 km
  •  36 km
  •  37 km
  •  120 km
  •  187 km
  •  229 km
  •  280 km
This article was last modified 9 anni fa