Palazzo Gondi (Comune di Firenze)

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Già proprietà dei Ranieri, l’edificio fu trasformato dai Gondi nell’attuale palazzo, costruito o restaurato nel 1728, come si legge su una memoria posta lungo il fronte di via Ricasoli dove è il nome di Nicola Gondi. Per quanto riguarda la facciata di piazza del Duomo questa si sviluppa per sette assi su quattro piani. “Nella parte inferiore il palazzo conserva la struttura comune alle altre fabbriche attorno a Santa Maria del Fiore, con sodi ed archi a bozze di pietra accapezzate: uno dei primi tentativi, ancora trecenteschi, di sistemazione urbanistica. La parte superiore ha caratteri architettonici di gusto settecentesco, senza però eccessi di decorazione” (Marcello Jacorossi in Palazzi 1972). Accanto alla porta di ingresso è una targa di marmo con inciso uno scudo recante l’arme della famiglia Gondi (d’oro, a due mazze d’arme decussate di nero, legate di rosso), datato 1882. Verso la cantonata con via Ricasoli si trova “un piccolo ma grazioso tabernacolo barocco con un’Annunciazione scolpita nel marmo” (Bargellini-Guarnieri) databile ai primi del Settecento e che quindi può bene collocarsi negli anni del rinnovamento del palazzo (restaurato nel 1997 per le cure della ditta Torrini). Nel palazzo hanno sede una struttura ricettiva (Hotel Duomo) e il museo d’arte orafa Torrini, il cui negozio storico occupa gli ambienti al terreno verso via Ricasoli. Si veda anche a via Ricasoli 2 rosso.

Fonte:
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
a cura di Claudio Paolini
sito web:
www.palazzospinelli.org/architetture/