Il Muro Poligonale

Greece / Fokis / Delfoi /
 antico, wall(s) (en), sito archeologico

Il muro poligonale sorregge la piattaforma su cui sorge il Tempio di Apollo, e definisce l’area dell’ Halos, a nord-ovest. Fu edificato nella seconda metà del sesto secolo a.C., probabilmente dopo la distruzione del primo tempio nel 548 a.C., e prima della costruzione del tempio degli Alcmeonidi nel 513-505 a.C. Nel V secolo a.C. fu costruita ai piedi del muro la Stoà degli Ateniesi, e le tracce della copertura sono visibili sulla facciata. Prima della costruzione del muro, l’area fu rasa al suolo e i numerosi edifici arcaici che vi sorgevano, tra cui una famosa struttura absidale, furono distrutti e sepolti sotto il riempimento.

Il muro è costituito da pietre poligonali, il cosiddetto “Stile di Lesbo”, con blocchi irregolari uniti ad incastro con i giunti di contatto curvi. In planimetria la pianta ricorda un , mentre la faccia principale misura novanta metri di lunghezza. La parte superiore, oggi mancante, consisteva in una muratura isodomica con quattro o cinque file di pietre, ed era circa due metri più alta del muro attuale. La facciata sud era coperta, tra il III e il II secolo a.C., da più di ottocento epigrafi che riguardavano soprattutto l’emancipazione degli schiavi.

Il muro è stato restaurato negli ultimi anni.

Autore
Dr E. Partida, archeologo - dal sito ODYSSEUS del Ministero della Cultura Ellenico, traduzione con aggiunte e note del curatore.
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Coordinate:   38°28'56"N   22°30'4"E
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