Palazzina dei Servi (Comune di Firenze)

Italy / Toscana / Florence / Comune di Firenze / Via Gino Capponi, 9
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L’edificio è situato sul retro del convento della basilica della Santissima Annunziata, e prende il nome dall’Ordine dei Servi di Maria che qui aveva i propri orti. Si tratta di una fabbrica inserita in un ampio spazio a verde, arricchita da un prospetto porticato con colonne, totalmente rimaneggiata in chiave neoclassica nel 1810 per l’arcivescovo francese Antoine Eustache d’Osmond, inviato da Napoleone Buonaparte per reggere la chiesa fiorentina durante il periodo dell’occupazione francese. Il progetto fu affidato all’architetto Luigi de Cambray Digny, il quale creò un insieme severo e al tempo stesso scenografico, come si addiceva alla sua funzione, con poche decorazioni ma con molti riferimenti all’antico, a partire dal corpo centrale della facciata, avanzato rispetto alle ali laterali, caratterizzato da un pesante pronao architravato con dodici colonne ioniche in pietra serena. L’Osmond vi visse dal 1811 al 1813, quando ripartì frettolosamente per la Francia in concomitanza con l’abbandono della Toscana da parte di Elisa Baciotti. Successivamente vi prese stanza il ministro delle Due Sicilie accreditato presso la corte fiorentina. Al 1867 si data la costruzione di un’ala sul retro. Negli anni di Augusto Garneri il complesso era stato annesso all’Istituto di Studi Superiori e vi era stato sistemato il Museo nazionale di Antropologia e di Etnologia fondato dal senatore Paolo Mantegazza (che nello stesso 1924 sarebbe stato però trasferito nel palazzo Nonfinito). Oggi l’edificio appartiene all’Università degli Studi di Firenze, che per un lungo periodo l’ha destinato a sede della facoltà di Chimica. “La sistemazione interna, decisamente più felice, ha come episodio dominante l’elegante scalone - a destra dello spazio cruciforme dell’atrio colonnato - svolto a una sola rampa fino al pianerottolo semicircolare, da cui risale con due branche fino all’ampio ricetto superiore, delimitato sui lati brevi da colonne corinzie. Il grande vano della scalinata è arricchito da raffinati inserti decorativi, come le protome leonine in bronzo che reggono il cordone corrimano, le fasce superiori con pitture a monicromo, la cornice in stucco a foglie d’acanto all’imposta della volta a botte, le decorazioni pittoriche a ghirlande intrecciate, già presenti, in rilievo, sulla facciata esterna” (Martellacci). Attualmente l’edificio è utilizzato come segreteria straordinaria per le immatricolazioni e per altre attività non didattiche. Una targa in latino posta all’interno e datata al 1887 ricorda la cessione del palazzo ad uso dell’insegnamento delle chimica.

Fonte:
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
a cura di Claudio Paolini
sito web:
www.palazzospinelli.org/architetture/
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Coordinate:   43°46'40"N   11°15'43"E
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