Ostia Antica
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Ostia Antica è un'antica città costiera romana, una volta affacciata sul Mar Tirreno, e ora a circa 2 km dalla costa. Il nome in latino si riferisce alla foce (Ostium) del Tevere. Fu fondata dai quiriti che intendevano dotarsi di un naturale sbocco sul mare. Era il porto dell'antica Roma e forse la sua prima colonia.
Oggi il territorio di Ostia Antica fa parte del XIII Municipio del comune di Roma.
633 a.C.. Questa è la data che ricorre maggiormente quando si parla della nascita di Ostia. La tradizione affida la creazione dell'insediamento ad Anco Marzio, quarto re di Roma. Studi più approfonditi fanno ritenere che il periodo esatto sia nel IV secolo a.C.. Teoria rafforzata dal ritrovamento del Castrum, un piccolo nucleo abitativo cinto da mura, datato 330 a.C..
Già nel 278 a.C., vi sbarca la flotta Cartaginese, inviata in aiuto dei Romani nella guerra contro Pirro. Il grande sviluppo però, inizia solo poco dopo, quando fu istituita la Questura Ostiense, nel 266 a.C.. È il primo passo che permetterà in pochi anni un radicale cambiamento di Ostia, sia sotto il profilo edilizio e urbanistico, sia per quello che riguarda il commercio e i collegamenti con altre civiltà. La piccola cittadella si trasforma in una vera città romana, che viene ingrandita, cinta di nuove mura, preparandosi così agli sviluppi futuri. Piu' tardi il senato capitolino esonera il suo scalo marritimo dal pagamento dei tributi e sancisce nei fatti un'appartenenza alla città che le deriva dalle origini e dalla funzione a cui fu preposta. Nel 217 a.C. da Ostia partono le navi per portare gli approvvigionamenti per l'esercito romano che si trova in Iberia e nel 212 vi sbarca il grano proveniente dalla Sardegna. Nel 211 a.C. Ostia costituisce la base da cui partono le trenta quinqueremi di Publio Cornelio Scipione, dirette in Africa alla conquista definitiva di Carthago.
Era importante per il porto, che riceveva navi cariche di cereali, olio e di garum prevenienti da tutto l'impero e in primo luogo dalle province della Sicilia, dell'Egitto antico, dell'Africa e della Sardegna. Le merci venivano trasbordate su imbarcazioni più piccole che le trasportavano a Roma risalendo il fiume. In genere venivano stivate agli Horrea di Testaccio .
In periodo repubblicano la città era considerata l''emporium di Roma, dove fare acquisti nei numerosi negozi e depositi. Furono costruite eleganti case ad atrium e peristilio, con strade fiancheggiate da colonne. Vennero costruite le fogne che correvano sotto le strade e creata una necropoli fuori dalle mura.
La strategica posizione geografica induce i vari Imperatori romani che si avvicenderanno nei secoli (ma anche facoltosi cittadini privati), a dotare di tutti i servizi questa cittadella, che proprio grazie a questi interventi diverrà una città di dimensioni ragguardevoli per quei tempi: arriverà a contare fino a cinquantamila abitanti, che formeranno, visto il massiccio andirivieni con i porti del Mar Mediterraneo, una comunità estremamente multirazziale.
Già Giulio Cesare aveva intuito la necessità di creare un nuovo porto vicino Roma ma le difficoltà tecniche e l'urgenza di altri problemi l'avevano fatto rinunciare. A causa dell'aumento del traffico commerciale che rendeva insufficiente la capacità della foce del Tevere, l'imperatore Claudio, fece costruire a partire dal 42 un nuovo porto a circa 3 km a nord di Ostia, collegato al Tevere da un canale, terminato nel 46, il canale di Fiumicino, con la formazione dell'Isola Sacra. Il Porto sarà terminato da Nerone, nel 64-66, ma era già attivo nel 62.
Il nuovo porto, di forma grosso modo circolare, fu creato partendo da un bacino artificiale di ca. 90 ettari di superficie e di m di profondità, costruito utilizzando una laguna che si era formata, con il cordone sabbioso che costituiva una protezione naturale. L'entrata del bacino fu sbarrata da un'immensa diga di 758 m di lunghezza e 3 m di larghezza, lasciando per l'entrata al porto un passaggio di 206 m, tra la diga ed un molo lungo 600 m e largo 12 m, il cosiddetto monte Giulio, situato a nord-est sulla terra ferma.
Furono creati attracchi ed horrea sui due bracci del porto, che in complesso coprivano più di cento ettari, per facilitare gli scambi e lo stoccaggio delle merci.
All'estremità della grande diga fu eretto un faro, simile a quello del porto di Alessandria, utilizzando come fondazione la nave utilizzata dall'imperatore Caligola per portare dall'Egitto l' obelisco che attualmente si trova in Vaticano. La nave fu riempita di pietre, quindi fatta affondare per far così affiorare un isolotto artificiale. Secondo i ricercatori i lavori richiesero l'intervento di 30 000 operai e di 1000 paia di buoi durante 20 anni.
Ma questo nuovo porto era troppo esposto alle insidie delle tempeste: Tacito riporta che già nel 62, prima quindi che i lavori fossero portati a compimento, una tempesta affondò 200 navi. Inoltre il suo mantenimento era estremamente costoso. Quindi l'imperatore Traiano fece costruire un nuovo porto, il Porto di Traiano, più funzionale e più arretrato rispetto a quello di Claudio. I lavori durarono dal 100 al 112, con la creazione di un bacino di forma esagonale con lati di 358 m e profondo 5 m, con una superficie di 32 ettari e 2000 metri di banchina. Fu costruito un ulteriore canale, ed il collegamento ad Ostia fu assicurato da una strada a due corsie.
Al Portus Traiani, furono costruiti magazzini e depositi per permettere la miglior conservazione delle derrate alimentari. Al massimo della sua espansione Ostia comprendeva immensi depositi che ricoprivano una superficie di 10 ettari. Erano più ampi di quelli della stessa Roma. Tutti i prodotti dell'antico mondo mediterraneo venivano stoccati:
Candele, torce, libri in pergamena, rotoli di papiro;
generi alimentari: pepe e spezie, quintali di grano, anfore di vino, giare d'olio;
vestiti, materiali da costruzione.
Durante il periodo della sua massima prosperità, durante il II ed il III secolo Ostia aveva una popolazione urbana di 75 000 abitanti. Nella città furono costruiti molti edifici tra cui la basilica e la Curia.
Tra il 117 e 161, gli imperatori Adriano e Antonino Pio fecero ricostruire e risistemare il centro, con abitazioni a più piani ma con ampi cortili interni e nuovi edifici pubblici, tra cui il nuovo Campidoglio, le terme di Nettuno e la caserma dei vigili.
Nel 180, l'imperatore Commodo fece costruire il nuovo teatro di Ostia.
Tra il 203 e il 217, gli imperatori Settimio Severo e Caracalla fecero ingrandire e rinnovare il teatro di Ostia e la piazza delle Corporazioni che comprendeva al centro il Tempio di Cerere e la circondarono completamente di un colonnato, dietro al quale si trovavano gli uffici delle più importanti società di commercio di tutto l'Impero. I nomi delle società furono scritti sui mosaici che ornavano i marciapiedi ed in questa piazza si incontravano i mercanti, gli artigiani, i marittimi e i banchieri.
Per far funzionare al meglio l'insieme, vegliavano i magistrati e i funzionari dell'impero. Questi erano incaricati:
di sorvegliare il carico e lo scarico delle derrate alimentari, di controllarne la qualità e la quantità,
di effettuare i pagamenti e prelevare le tasse,
di fare assicurare il rispetto dei contratti, in particolare quelli tra lo Stato e i privati,
di gestire i rapporti con gli armatori,
di sorvegliare le corporazioni dei lavoratori delle navi trasbordo, dei docks, dei cantieri navali, delle ditte incaricate della manutenzione delle banchine e dei depositi. Esisteva anche una corporazione di tuffatori incaricati di recuperare le mercanzie cadute in acqua.
Aureliano fece abbellire il foro, Massenzio, come Prefetto di Ostia, concesse il privilegio di una Zecca locale.
Bisogna poi ricordare anche le Domus; le Insule; le botteghe (splendido esempio, il Termopolium); Il Tempio di Ercole; il Mitreo delle Sette Sfere; la Domus della Porta Annonaria; il Decumano Massimo; le case a quattro piani; Templi, Statue, Mosaici e tutto ciò che potesse rappresentare il lusso e la modernità di quei tempi.
A partire da Costantino I, all'inizio del IV secolo, con la crisi dei commerci e dell'economia che era in definitiva dovuta alle incursioni barbariche lo stato dovette ridurre i suoi sforzi nella gestione della città. È l'inizio di una lenta decadenza. Verso la fine del IV secolo sant'Agostino di passaggio ad Ostia attesta il degrado della città. Sua madre, Santa Monica, muore nella locanda dove è in attesa di imbarcarsi per l'Africa del Nord. Nel 414, il poeta Rutilio Namaziano conferma anche lui la fine della città per mancanza di manutenzione.
La città cominciò ad essere distrutta a partire dal IX secolo, ma conobbe una nuova storia già a partire dal Medio Evo. Le rovine, scavate sistematicamente dal 1854, sono ben conservate e sono seconde solo a quelle di Pompei.
Il Tevere, ha portato nei secoli detriti e terra che hanno fatto arretrare la costa creando una costa alluvionale piatta e paludosa, soggetta a malaria. Le rovine d'Ostia Antica sono circondate da campi e situate attualmente a 4 km dal mare.
Anche per essere il punto d'arrivo dei cristiani provenienti dall'oriente, Ostia divenne sede episcopale già nel III secolo. La cattedrale era la piccola basilica di santa Aurea, dove era stata sepolta santa Monica madre di sant'Agostino.
Il titulus di Santa Aurea, la più antica delle diocesi suburbicarie, veniva attribuito al Decano dei vescovi: questi poteva consacrare vescovo il nuovo papa qualora non lo fosse, ed era tradizionalmente il suo principale assistente.
Il titulus di Ostia fu unito a quello di Velletri da Eugenio III nel 1150. Pio X nel 1914 tornò a separare le cattedre e a legare Ostia alla persona del Decano.
Nella generale crisi del Medioevo anche la città e il porto di Ostia andarono in rovina.
Ostia rimaneva tuttavia la porta d'accesso a Roma dal Tevere, lungo il quale risalivano pellegrini mercanti e delegazioni giunte via mare, ma anche i pirati saraceni (alla vittoria di Leone IV nell'849 sui Saraceni si riferisce appunto l'affresco di Raffaello nelle stanze vaticane citato sotto, che riproduce il castello com'era nel '500).
Nel IX secolo fu quindi fortificato, ad opera di papa Gregorio IV, il borgo nato per dare rifugio agli operai delle saline lungo la via Ostiense. Andata in rovina la città, insabbiato il porto, il borgo si chiamò, dal suo fondatore, Gregoriopoli.
Le ristrutturazioni furono diverse. La più rilevante fu quella operata alla fine del '400 dal vescovo Giuliano della Rovere, poi divenuto papa col nome di Giulio II, che fece ricostruire la chiesa e rifare la cinta muraria. Architetto di questa ristrutturazione fu, a detta del Vasari, Baccio Pontelli.
La struttura, pur angusta, mantenne la propria funzione difensiva fino al 1587, quando una piena straordinaria deviò il corso del Tevere, lasciando a secco anche il fossato attorno alla cinta.
Il castello che era stato sede di dazio e dogana divenne praticamente inutile e cadde in rovina, utilizzato come stalla e deposito solo più dai pochi contadini e pastori della zona, ormai tutta impaludata, e - la torre - come prigione, i cui "ospiti" venivano utilizzati dall'800 per scavare il sito romano.
Rocca e borgo furono restaurati in varie riprese lungo il '900 e costituiscono oggi una sorprendente isola urbanistica, accanto ai più famosi scavi.
Il Borgo di Ostia Antica fu scelto dal famoso gruppo degli U2 per girare, nel 1984, il video di "All I Want is You".
Oggi il territorio di Ostia Antica fa parte del XIII Municipio del comune di Roma.
633 a.C.. Questa è la data che ricorre maggiormente quando si parla della nascita di Ostia. La tradizione affida la creazione dell'insediamento ad Anco Marzio, quarto re di Roma. Studi più approfonditi fanno ritenere che il periodo esatto sia nel IV secolo a.C.. Teoria rafforzata dal ritrovamento del Castrum, un piccolo nucleo abitativo cinto da mura, datato 330 a.C..
Già nel 278 a.C., vi sbarca la flotta Cartaginese, inviata in aiuto dei Romani nella guerra contro Pirro. Il grande sviluppo però, inizia solo poco dopo, quando fu istituita la Questura Ostiense, nel 266 a.C.. È il primo passo che permetterà in pochi anni un radicale cambiamento di Ostia, sia sotto il profilo edilizio e urbanistico, sia per quello che riguarda il commercio e i collegamenti con altre civiltà. La piccola cittadella si trasforma in una vera città romana, che viene ingrandita, cinta di nuove mura, preparandosi così agli sviluppi futuri. Piu' tardi il senato capitolino esonera il suo scalo marritimo dal pagamento dei tributi e sancisce nei fatti un'appartenenza alla città che le deriva dalle origini e dalla funzione a cui fu preposta. Nel 217 a.C. da Ostia partono le navi per portare gli approvvigionamenti per l'esercito romano che si trova in Iberia e nel 212 vi sbarca il grano proveniente dalla Sardegna. Nel 211 a.C. Ostia costituisce la base da cui partono le trenta quinqueremi di Publio Cornelio Scipione, dirette in Africa alla conquista definitiva di Carthago.
Era importante per il porto, che riceveva navi cariche di cereali, olio e di garum prevenienti da tutto l'impero e in primo luogo dalle province della Sicilia, dell'Egitto antico, dell'Africa e della Sardegna. Le merci venivano trasbordate su imbarcazioni più piccole che le trasportavano a Roma risalendo il fiume. In genere venivano stivate agli Horrea di Testaccio .
In periodo repubblicano la città era considerata l''emporium di Roma, dove fare acquisti nei numerosi negozi e depositi. Furono costruite eleganti case ad atrium e peristilio, con strade fiancheggiate da colonne. Vennero costruite le fogne che correvano sotto le strade e creata una necropoli fuori dalle mura.
La strategica posizione geografica induce i vari Imperatori romani che si avvicenderanno nei secoli (ma anche facoltosi cittadini privati), a dotare di tutti i servizi questa cittadella, che proprio grazie a questi interventi diverrà una città di dimensioni ragguardevoli per quei tempi: arriverà a contare fino a cinquantamila abitanti, che formeranno, visto il massiccio andirivieni con i porti del Mar Mediterraneo, una comunità estremamente multirazziale.
Già Giulio Cesare aveva intuito la necessità di creare un nuovo porto vicino Roma ma le difficoltà tecniche e l'urgenza di altri problemi l'avevano fatto rinunciare. A causa dell'aumento del traffico commerciale che rendeva insufficiente la capacità della foce del Tevere, l'imperatore Claudio, fece costruire a partire dal 42 un nuovo porto a circa 3 km a nord di Ostia, collegato al Tevere da un canale, terminato nel 46, il canale di Fiumicino, con la formazione dell'Isola Sacra. Il Porto sarà terminato da Nerone, nel 64-66, ma era già attivo nel 62.
Il nuovo porto, di forma grosso modo circolare, fu creato partendo da un bacino artificiale di ca. 90 ettari di superficie e di m di profondità, costruito utilizzando una laguna che si era formata, con il cordone sabbioso che costituiva una protezione naturale. L'entrata del bacino fu sbarrata da un'immensa diga di 758 m di lunghezza e 3 m di larghezza, lasciando per l'entrata al porto un passaggio di 206 m, tra la diga ed un molo lungo 600 m e largo 12 m, il cosiddetto monte Giulio, situato a nord-est sulla terra ferma.
Furono creati attracchi ed horrea sui due bracci del porto, che in complesso coprivano più di cento ettari, per facilitare gli scambi e lo stoccaggio delle merci.
All'estremità della grande diga fu eretto un faro, simile a quello del porto di Alessandria, utilizzando come fondazione la nave utilizzata dall'imperatore Caligola per portare dall'Egitto l' obelisco che attualmente si trova in Vaticano. La nave fu riempita di pietre, quindi fatta affondare per far così affiorare un isolotto artificiale. Secondo i ricercatori i lavori richiesero l'intervento di 30 000 operai e di 1000 paia di buoi durante 20 anni.
Ma questo nuovo porto era troppo esposto alle insidie delle tempeste: Tacito riporta che già nel 62, prima quindi che i lavori fossero portati a compimento, una tempesta affondò 200 navi. Inoltre il suo mantenimento era estremamente costoso. Quindi l'imperatore Traiano fece costruire un nuovo porto, il Porto di Traiano, più funzionale e più arretrato rispetto a quello di Claudio. I lavori durarono dal 100 al 112, con la creazione di un bacino di forma esagonale con lati di 358 m e profondo 5 m, con una superficie di 32 ettari e 2000 metri di banchina. Fu costruito un ulteriore canale, ed il collegamento ad Ostia fu assicurato da una strada a due corsie.
Al Portus Traiani, furono costruiti magazzini e depositi per permettere la miglior conservazione delle derrate alimentari. Al massimo della sua espansione Ostia comprendeva immensi depositi che ricoprivano una superficie di 10 ettari. Erano più ampi di quelli della stessa Roma. Tutti i prodotti dell'antico mondo mediterraneo venivano stoccati:
Candele, torce, libri in pergamena, rotoli di papiro;
generi alimentari: pepe e spezie, quintali di grano, anfore di vino, giare d'olio;
vestiti, materiali da costruzione.
Durante il periodo della sua massima prosperità, durante il II ed il III secolo Ostia aveva una popolazione urbana di 75 000 abitanti. Nella città furono costruiti molti edifici tra cui la basilica e la Curia.
Tra il 117 e 161, gli imperatori Adriano e Antonino Pio fecero ricostruire e risistemare il centro, con abitazioni a più piani ma con ampi cortili interni e nuovi edifici pubblici, tra cui il nuovo Campidoglio, le terme di Nettuno e la caserma dei vigili.
Nel 180, l'imperatore Commodo fece costruire il nuovo teatro di Ostia.
Tra il 203 e il 217, gli imperatori Settimio Severo e Caracalla fecero ingrandire e rinnovare il teatro di Ostia e la piazza delle Corporazioni che comprendeva al centro il Tempio di Cerere e la circondarono completamente di un colonnato, dietro al quale si trovavano gli uffici delle più importanti società di commercio di tutto l'Impero. I nomi delle società furono scritti sui mosaici che ornavano i marciapiedi ed in questa piazza si incontravano i mercanti, gli artigiani, i marittimi e i banchieri.
Per far funzionare al meglio l'insieme, vegliavano i magistrati e i funzionari dell'impero. Questi erano incaricati:
di sorvegliare il carico e lo scarico delle derrate alimentari, di controllarne la qualità e la quantità,
di effettuare i pagamenti e prelevare le tasse,
di fare assicurare il rispetto dei contratti, in particolare quelli tra lo Stato e i privati,
di gestire i rapporti con gli armatori,
di sorvegliare le corporazioni dei lavoratori delle navi trasbordo, dei docks, dei cantieri navali, delle ditte incaricate della manutenzione delle banchine e dei depositi. Esisteva anche una corporazione di tuffatori incaricati di recuperare le mercanzie cadute in acqua.
Aureliano fece abbellire il foro, Massenzio, come Prefetto di Ostia, concesse il privilegio di una Zecca locale.
Bisogna poi ricordare anche le Domus; le Insule; le botteghe (splendido esempio, il Termopolium); Il Tempio di Ercole; il Mitreo delle Sette Sfere; la Domus della Porta Annonaria; il Decumano Massimo; le case a quattro piani; Templi, Statue, Mosaici e tutto ciò che potesse rappresentare il lusso e la modernità di quei tempi.
A partire da Costantino I, all'inizio del IV secolo, con la crisi dei commerci e dell'economia che era in definitiva dovuta alle incursioni barbariche lo stato dovette ridurre i suoi sforzi nella gestione della città. È l'inizio di una lenta decadenza. Verso la fine del IV secolo sant'Agostino di passaggio ad Ostia attesta il degrado della città. Sua madre, Santa Monica, muore nella locanda dove è in attesa di imbarcarsi per l'Africa del Nord. Nel 414, il poeta Rutilio Namaziano conferma anche lui la fine della città per mancanza di manutenzione.
La città cominciò ad essere distrutta a partire dal IX secolo, ma conobbe una nuova storia già a partire dal Medio Evo. Le rovine, scavate sistematicamente dal 1854, sono ben conservate e sono seconde solo a quelle di Pompei.
Il Tevere, ha portato nei secoli detriti e terra che hanno fatto arretrare la costa creando una costa alluvionale piatta e paludosa, soggetta a malaria. Le rovine d'Ostia Antica sono circondate da campi e situate attualmente a 4 km dal mare.
Anche per essere il punto d'arrivo dei cristiani provenienti dall'oriente, Ostia divenne sede episcopale già nel III secolo. La cattedrale era la piccola basilica di santa Aurea, dove era stata sepolta santa Monica madre di sant'Agostino.
Il titulus di Santa Aurea, la più antica delle diocesi suburbicarie, veniva attribuito al Decano dei vescovi: questi poteva consacrare vescovo il nuovo papa qualora non lo fosse, ed era tradizionalmente il suo principale assistente.
Il titulus di Ostia fu unito a quello di Velletri da Eugenio III nel 1150. Pio X nel 1914 tornò a separare le cattedre e a legare Ostia alla persona del Decano.
Nella generale crisi del Medioevo anche la città e il porto di Ostia andarono in rovina.
Ostia rimaneva tuttavia la porta d'accesso a Roma dal Tevere, lungo il quale risalivano pellegrini mercanti e delegazioni giunte via mare, ma anche i pirati saraceni (alla vittoria di Leone IV nell'849 sui Saraceni si riferisce appunto l'affresco di Raffaello nelle stanze vaticane citato sotto, che riproduce il castello com'era nel '500).
Nel IX secolo fu quindi fortificato, ad opera di papa Gregorio IV, il borgo nato per dare rifugio agli operai delle saline lungo la via Ostiense. Andata in rovina la città, insabbiato il porto, il borgo si chiamò, dal suo fondatore, Gregoriopoli.
Le ristrutturazioni furono diverse. La più rilevante fu quella operata alla fine del '400 dal vescovo Giuliano della Rovere, poi divenuto papa col nome di Giulio II, che fece ricostruire la chiesa e rifare la cinta muraria. Architetto di questa ristrutturazione fu, a detta del Vasari, Baccio Pontelli.
La struttura, pur angusta, mantenne la propria funzione difensiva fino al 1587, quando una piena straordinaria deviò il corso del Tevere, lasciando a secco anche il fossato attorno alla cinta.
Il castello che era stato sede di dazio e dogana divenne praticamente inutile e cadde in rovina, utilizzato come stalla e deposito solo più dai pochi contadini e pastori della zona, ormai tutta impaludata, e - la torre - come prigione, i cui "ospiti" venivano utilizzati dall'800 per scavare il sito romano.
Rocca e borgo furono restaurati in varie riprese lungo il '900 e costituiscono oggi una sorprendente isola urbanistica, accanto ai più famosi scavi.
Il Borgo di Ostia Antica fu scelto dal famoso gruppo degli U2 per girare, nel 1984, il video di "All I Want is You".
Articolo Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Ostia_Antica
Nearby cities:
Coordinate: 41°46'3"N 12°18'27"E
- Massimina - Casal Lambrusco 14 km
- Magliana 14 km
- Fregene 15 km
- Quartiere Giuliano Dalmata 16 km
- Gianicolense (Monteverde) 17 km
- Ostiense 18 km
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- Infernetto 5.8 km
- Castel Fusano 6 km
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- Comune di Fiumicino 14 km
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- Municipio VIII di Roma 19 km
- Pomezia Zona Industriale 19 km
- Comune di Pomezia 21 km