Comune di Seregno / Serègn (Seregno) | municipalità / comune, divisione amministrativa di terzo livello

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 municipalità / comune, disegna solo il bordo, divisione amministrativa di terzo livello

Seregno si trova nella parte meridionale della Brianza, nell'alta pianura lombarda (quota 222 m s.l.m.) a breve distanza dalle prime colline moreniche brianzole (che si ritrovano nei territori dei comuni confinanti di Albiate, Carate Brianza, Meda e Mariano Comense) e in vista delle Prealpi lombarde (Grigna, Grignetta e Resegone). Seregno dista 23 km da Milano, in direzione nord, e 12 da Monza, in direzione nordovest.
Il territorio comunale è interamente pianeggiante ed estesamente urbanizzato, con l'eccezione di alcune aree periferiche oggi sottoposte a vincolo (parco della Brianza centrale); le aree edificate della città si estendono in molti casi fino ai limiti comunali, formando un continuum urbano con i
Non esistono corsi d'acqua nel territorio comunale; i più vicini sono il Lambro ad est (in territorio di Carate Brianza e Albiate) e il torrente Tarò a Meda.
Clima
Per approfondire, vedi le voci Stazione meteorologica di Milano Linate e Stazione meteorologica di Milano Malpensa.
Il territorio seregnese ha un clima in tutto simile a quello del resto dell'alto milanese, caratteristico della fascia di alta pianura padana; è caratterizzato da inverni moderatamente freddi (medie di circa 2 °C in gennaio) ed estati calde (medie di circa 22 °C in luglio)[3], con precipitazioni discretamente abbondanti (circa 1.200 mm annui) con massimi autunnali e primaverili e minimi invernali.
La classificazione climatica dei comuni italiani[4] colloca Seregno nella zona E con 2482 gradi giorno[5].

Il primo documento che citi Seregno risale al 1087; è un atto con il quale Pietro da Seregno cede parte dei beni da lui posseduti alla canonica di Sant’Ambrogio di Milano, da cui si attendeva aiuto e protezione. Si può tuttavia ipotizzare l'esistenza di un centro del villaggio attivo già in età romana ma le notizie sono lacunose, e non esistono documenti certi.[6] I documenti di questo secolo e del successivo si riferiscono a Seregno con il termine di locus, definendolo così come un insediamento agricolo analogo alla grande maggioranza degli insediamenti della zona. Il locus di Seregno, in quel tempo, era posto sotto l'influenza religiosa e politica del monastero di San Vittore a Meda.
Una cronaca dei primi anni del XIII secolo (precisamente del 12 ottobre 1206)[6] cita Seregno come un borgo, indicando in questo modo un certo sviluppo demografico ed economico dell'insediamento e la formazione di un embrione di ceto imprenditoriale composto da artigiani, mercanti e proprietari terrieri.

Scorcio di via Garibaldi.
Seregno è caratterizzata da un centro storico particolarmente esteso ed omogeneo nella sua struttura; le abitazioni sono costituite da palazzi signorili o da cortili promiscui con un'altezza media di due, tre piani. Peraltro non mancano, accanto a quest'ultimi, palazzi di moderna realizzazione svettanti sino a 15 piani (torre dei giardini e torre della stazione).
Nel centro storico è ubicato il nucleo antico di Seregno, il cuore della cittadina, costituito da una serie di vicoli appartenenti a diverse borgate distribuite nelle vicinanze dell'asse principale (corso del Popolo, via Trabattoni, via Verdi) e degli assi secondari (via Cavour, via Garibaldi, via Umberto I).
Dal centro storico alla circonvallazione si estendono invece le aree di sviluppo ottocentesco della città, formato prevalentemente da isolati di due piani nei quali oltre alle abitazioni erano spesso situate le attività artigianali legate alla produzione del mobile.
[modifica] Borgate e località
Le principali borgate del centro storico sono:
Pomiroeu (Pomirolo), attuale via Leonardo da Vinci: anticamente ospitava le carceri.
Burghesàn;
Serbügia, attuale via Cavour;
Puzuràn (Pozzo), attuale largo San Vittore: vi si trovava il pozzo più antico di Seregno, ancora visibile e le sembianze dell'antica chiesa di San Vittore.
Vignoeu (Vignoli), attuale via Santino De Nova e via Vignoli: ospitava una vasta vigna ed un capitello votivo dedicato alla Madonna, poi divenuto Santuario della Madonna dei Vignoli; al suo fianco sorge la scuola materna più antica di Seregno, "Santino De Nova", la quale conserva preziosamente, al suo interno, rami della storica vigna.
Le principali località, presenti anche oltre il centro storico, sono:
Ca' Storta (Casa Storta);
Fort di Och;
Pozzone (nord est): è presente il suggestivo complesso della cascina con annessa chiesetta di Sant'Anna;
Quattro Strade (centro est);
Meredo (sud ovest): ospita i boschi di San Pietro, grande patrimonio verde;
Dosso (est): presenza di numerose cascine;
Porada (nord ovest): centro natatorio e palazzetto dello sport "PalaPorada";
Polo Nord (nord est): accanto all'antica cascina sorge il complesso scolastico "Primo Levi" e "Martino Bassi".
[modifica] Quartieri
I quartieri di Seregno sono:[7]
San Rocco (centro): presenza dell'antico oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano e del prestigioso teatro e cinema San Rocco;
Santa Valeria (centro ovest): presenza del rinomato santuario della Madonna di Santa Valeria; Quartiere residenziale. E' a sua volta diviso in quattro rioni: Ca' Storta, Cruseta, Numer 2 e Riun.
Bivio (centro): capitello votivo;
Ceredo (ovest): "Parco Brianza Centrale" d'interesse sovracomunale.
Orcelletto: situato nella parte nordoccidentale del territorio comunale, intorno alla via omonima, è un quartiere caratterizzato da un esteso sviluppo di zone residenziali piuttosto recenti.
Consonno (nord): piccolo Cottolengo di "Don Orione";
Fuin: situato nella parte orientale della cittadina, è caratterizzato dalla presenza di ampie aree residenziali piuttosto recenti che si affiancano ad aree artigianali e ad aree non edificate e incolte nelle vicinanze della SS 36 che passa per il quartiere. Vi si trova inoltre una cappella votiva della Madonna della Campagna;
Sant'Ambrogio (sud ovest);
San Carlo (sud): un tempo frazione di Seregno, ospita l'oratorio di San Carlo ed una corte residenziale;
Lazzaretto: situato nella zona sudorientale della città, ha una superficie di circa 0,6 km² (60 ha) e una popolazione di circa 3.000 abitanti.[8] Nel quartiere sono presenti zone residenziali intervallate da ampie aree dedicate alle attività artigianali o produttive, oltre che di alcune residue aree non edificate. Il territorio è attraversato dalla linea ferroviaria Seregno-Bergamo;
San Giuseppe (sud est): ville di notevole prestigio;
San Salvatore (est);
Crocione (Crusun): compreso fra la linea ferroviaria Milano-Chiasso, il confine comunale di Desio e il quartiere San Carlo. Zona prevalentemente agricola fino alla prima guerra mondiale, ospita un quartiere di edilizia economica popolare edificato dall'ALER alla fine degli anni '70. L'arrivo di numerose comunità di immigrati ha portato numerosi problemi di integrazione fra le varie comunità venute a sovrapporsi nel quartiere.[9] Nel quartiere è presente un capitello votivo, detto del Crusun.
[modifica] Luoghi di interesse

[modifica] Monumenti ed edifici storici
Villa Odescalchi
Chiamata anche villa Odescalchi-Silva, si trova nella zona centrale della città, in piazza Italia, affacciandosi a sud sulla zona verde del parco "XXV aprile". Le prime citazioni storiche relative alla villa risalgono alla seconda metà del XVI secolo, quando era di proprietà del generale Giorgio Manriquez;[10] subì, nella prima metà del seicento, alcuni interventi che le diedero l'assetto attuale. La villa è attualmente proprietà privata.
Palazzo Landriani Caponaghi
Si trova nel centro storico, fra la piazza della Libertà e la piazza Risorgimento. L'edificio risale alla fine del XV secolo[11] e venne successivamente ristrutturato nel secolo successivo. Il palazzo subì importanti danneggiamenti durante la seconda guerra mondiale; al giorno d'oggi rimangono, dell'edificio originario, solo parte della facciata, il cortile d'onore e le sale affrescate al primo piano. Già sede comunale, ha subito una recente ristrutturazione partita nel 2001.[12]
Nella piazza antistante il palazzo si trova una fontana (copia di una fontana analoga che si trovava a Bellinzona nel canton Ticino) nota nel passato come fontana del magnabagaj (fontana del mangiabambini) dal momento che portava come ornamento un biscione, simbolo visconteo; rimosso durante una delle ristrutturazioni della piazza,[13] venne successivamente reinstallato.


La Torre del Barbarossa vista da via Santino De Nova.
Torre del Barbarossa
La Torre del Barbarossa è una torre campanaria situata nel centro storico cittadino, accanto all'abside dell'antica chiesa di San Vittore demolita prima della costruzione della Basilica di San Giuseppe;[14] viene detta "del Barbarossa" dal momento che la leggenda (derivante forse dal suo stile guelfo)[14] vuole che sia stata fatta costruire dall'imperatore Federico II detto Barbarossa per scopi di protezione del territorio brianteo.
In realtà sembra che la Torre del Barbarossa fosse il campanile della chiesa di San Vittore, la più antica di Seregno, costruita con uno stile romanico-gotico e attestata dalla fine del duecento.[14] La prima testimonianza scritta dell'esistenza della Torre, tuttavia, risale al 1567.[14] Nel XV secolo subì degli interventi ad opera di Francesco Sforza, durante la guerra per la conquista del potere a Milano. La Torre del Barbarossa conteneva infatti uno dei campanoni di Brianza, utilizzati per la comunicazione di messaggi di emergenza ad altri campanili di tutto il territorio brianzolo.
La Torre del Barbarossa è dotata di nove campane, che vengono utilizzate per concerti.
[modifica] Chiese


La basilica di San Giuseppe.


Il santuario di Santa Valeria.
[modifica] Basilica Romana Minore, Collegiata, Prepositurale di San Giuseppe
La basilica è la chiesa più importante della città ed è situata nel pieno centro cittadino. Le sue origini risalgono alla seconda metà del secolo XVIII, ai tempi della dominazione austriaca, quando il governo, d'accordo con l'allora cardinale di Milano Giuseppe Pozzobonelli, decise l'abbattimento delle due chiese parrocchiali preesistenti (San Vittore e Sant'Ambrogio) e l'erezione di un'unica chiesa parrocchiale da dedicare a San Giuseppe.
La nuova chiesa fu inaugurata nel 1781, dopo dodici anni di lavori e l'abbandono del primo progetto ad opera dell'architetto Ermenegildo Pini. Nel settembre del 1881, quando Seregno era sede del patriarca Paolo Angelo Ballerini, la chiesa ricevette la dedicazione, mentre nel marzo del 1925 venne elevata alla dignità di collegiata.[15] L'11 maggio del 1981, due secoli dopo la sua inaugurazione, la collegiata di San Giuseppe veniva elevata alla dignità di basilica romana minore da parte di Papa Giovanni Paolo II, che la visitò due anni dopo durante una sua visita a Seregno.
[modifica] Santuario della Madonna di Santa Valeria

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Il santuario è costruito in stile neogotico, a croce latina con tre navate; la superficie totale è di circa 1.000 metri quadrati. È situato nell'omonimo quartiere, in fondo ad un viale alberato che prende proprio il nome di viale Santuario.
Sul sito è attestata da vari documenti[16] la presenza di luoghi dedicati al culto fin dal XII secolo, sebbene i riferimenti siano piuttosto nebulosi e difficilmente interpretabili. In seguito ad una sua visita nel 1579, Carlo Borromeo, allora vescovo di Milano, riferì di un piccolo santuario ormai diroccato, tanto che ne ordinò la demolizione che venne tuttavia effettuata solo nel 1650 allorquando si iniziò la costruzione di un nuovo santuario, che venne inaugurato solo tre anni più tardi.[16]
Il XIX secolo vide una serie di interventi volti al miglioramento e all'abbellimento del santuario: nel 1806 venne dotato di un nuovo organo; nel 1839 vennero realizzati degli importanti affreschi, mentre nel 1841 venne rinnovato l'altare della cappella maggiore. Nel 1862 o nel 1865[16] l'edificio venne ampliato, con la costruzione di una cappelletta laterale dedicata ai santi Vitale e Valeria.


La chiesa dell'abbazia di San Benedetto.


L'oratorio dei SS. Rocco e Sebastiano.
Già verso la fine del secolo si fece strada l'idea di un ampliamento del santuario, considerato il sempre elevato afflusso di fedeli. Già nel 1888 Luigi Mantegazza redasse una bozza di progetto di ingrandimento; nel 1906 il cardinal Ferrari approvava una commissione incaricata di studiare un progetto in questo senso, ma l'allontanamento di mons. Minoretti da Seregno ne bloccò nuovamente la prosecuzione; una terza proposta, elaborata nel 1919 da Ambrogio Silva, non trovò seguito; finalmente, nel 1922, l'ing. Spirito Maria Chiappetta venne incaricato di mettere a punto il progetto definitivo. Il 1º ottobre di quell'anno venne posta la prima pietra ad opera di mons. Minoretti; il 29 settembre 1930 avvenne la consacrazione ad opera del cardinale Ildefonso Schuster.
Risale al 1965, infine, la costruzione e l'inaugurazione del campanile, che con 81 metri di altezza è fra i più alti d'Italia.[17]
L'imponente torre contiene un possente concerto di 6 campane in scala di la bemolle2 maggiore, fuso nel 1965 dalla fonderia Carlo Ottolina che aveva sede proprio a Seregno.
[modifica] Abbazia dei Monaci Olivetani di San Benedetto
La storia dell'abbazia di san Benedetto dei monaci benedettini di Monte Oliveto inizia nel 1884, quando venne invitato a Seregno il primo monaco olivetano. Il terreno dove oggi sorge l'abbazia venne acquistato nel 1886; subito dopo venne iniziata la costruzione della chiesa, che venne poi completata nel maggio 1892. La chiesa venne consacrata il 23 ottobre 1895 dal cardinale Andrea Ferrari, allora arcivescovo di Milano.[18] L'edificio verrà poi ampliato nel 1931 su disegno dell'architetto Ottavio Cabiati.
[modifica] Oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano
L'Oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano è situato all'incrocio tra le vie Cavour e San Rocco; accanto ad esso sorge il complesso dell'oratorio e l'omonimo teatro, uno dei più importanti di Seregno. È la chiesa più antica della città, dal momento che risale al 1577;[19] la sua costruzione fu decisa dal cardinale Carlo Borromeo, all'epoca arcivescovo di Milano, come segno tangibile della devozione dei seregnesi per i santi Rocco e Sebastiano, invocati durante l'epidemia di peste del 1576.
La chiesa assunse l'aspetto attuale solo nel 1601, con la costruzione del campanile; all'interno, conserva affreschi ad opera del pittore Gabrio Bossi. In tempi molto più recenti, la chiesa subì dei restauri nel 1997, sotto la direzione dell'architetto Pierfranco Bagarotti.
[modifica] Altre chiese
Altri edifici legati al culto presenti in città sono:
parrocchiale di Sant'Ambrogio: situata nell'omonimo quartiere, è costruita in stile moderno;
parrocchiale della Beata Vergine Addolorata: situata nel quartiere Lazzaretto, è stata inaugurata nel 1962;
parrocchiale di San Giovanni Bosco: situata nel quartiere Ceredo e consacrata nel 1964, è la chiesa più recente della città;
parrocchiale di San Carlo;
Santuario della Madonna dei Vignoli;
chiesetta di San Salvatore;
chiesa di Maria Ausiliatrice;
monastero delle Adoratrici Perpetue;
cappella di Maria SS. Immacolata (Fraternità Sacerdotale di San Pio X).
[modifica] Aree verdi
All'interno del territorio del Comune esistono alcuni parchi di un certo rilievo, che si sommano alle piccolissime aree a verde sparse all'interno del tessuto urbano.
Di notevole interesse botanico è il parco XXV Aprile, situato in centro, aperto al pubblico nel 1979 dall'esproprio di un giardino privato, che presenta alberi secolari di numerose essenze.
Il Comune di Seregno, all’inizio del 2001, ha istituito il Parco locale di interesse sovracomunale Brianza Centrale, con lo scopo di "definire una salvaguardia attiva del territorio inedificato... impedire processi di saldatura con i comuni contermini… contribuire ad una politica più generale di salvaguardia di spazi verdi alla grande scala in un luogo strategico di incontro, al centro di un sistema che comprende alcuni grandi parchi di interesse regionale (Groane, Alta Valle del Lambro, Brughiera Briantea)".
Attualmente il PLIS Brianza Centrale occupa una superficie di 385 ettari a corona della città e risulta limitato al comune di Seregno. Nella parte occidentale esistono due grandi aree fruibili dalla popolazione: il "parco 2 giugno" alla Porada e il Parco agricolo del Meredo.
Il Parco 2 giugno si presenta come un grande parco cittadino (oltre 50 ha) dove sono state realizzate piste ciclopedonali, orti urbani e zone ricreative con tavoli di legno e giochi per bambini. Vi si alternano campi coltivati ed aree boschive, sia di tipo spontaneo che di impianto artificiale, dove recentemente è stato avvistato il gufo comune (Asio otus), a dimostrazione del fatto che la tutela delle aree verdi contribuisca alla protezione e alla diffusione della fauna selvatica.
L’area del Meredo si è preservata grazie al fatto di trovarsi incuneata tra due linee ferroviarie (la Seregno-Saronno-Novara e la Milano-Chiasso). Il Parco agricolo (oltre 70 ha), oggetto di piantumazioni di nuove superfici boscate, è occupato prevalentemente da campi e boschetti lineari di robinie e sambuchi e risulta fruibile grazie alle vecchie strade vicinali, ora trasformate in piste ciclo-pedonali con fondo in calcestre. Rilevante un esemplare isolato di farnia di grandi dimensioni, vicino a un piccolo bosco di carpini, nei pressi del quartiere Ceredo.
Più frammentarie e meno preservate le rimanenti aree del parco, situate soprattutto a nord (zona Orcelletto e via Briantina) e a est (zona Dosso) della città. Zone comunque importanti per la presenza, aldilà del confine comunale, di ampie aree libere nei comuni di Carate Brianza, Albiate, Sovico, Macherio e Lissone che potrebbero essere inglobate nel PLIS e garantire un collegamento con il Parco Valle del Lambro.
[modifica] Impianti sportivi

Il principale impianto sportivo della città è lo stadio "Ferruccio Trabattoni": inaugurato nel 1935 e restaurato nel 2009, ha una capienza di 1.700 posti.
Sono presenti altri impianti sportivi tra i quali il Seregnello, dove si allena la locale squadra di calcio, e il complesso sportivo municipale "La Porada", inaugurato nel 1975, che vanta due piscine olimpioniche e il palazzetto dello sport polifunzionale PalaPorada, inaugurato nel 2000.
[modifica] Trasporti



L'uscita di Seregno Nord sulla SS 36.
[modifica] Ferrovia
Per approfondire, vedi la voce Stazione di Seregno.
Seregno è un importante snodo ferroviario. Situata sulla linea Milano–Chiasso, è capolinea della Seregno–Bergamo e della Novara–Seregno.
Quest'ultima venne chiusa al traffico passeggeri nel 1958 nella tratta Saronno-Seregno; attualmente è in fase di riqualificazione, per permettere in futuro un collegamento diretto tra la Stazione Centrale di Milano e l'aeroporto di Malpensa.[20]
In circa 35 minuti è possibile raggiungere una qualsiasi stazione milanese e in 15 minuti il capoluogo di Provincia, Monza. Sono inoltre collegate direttamente Bergamo (40 minuti circa) Como (25 minuti circa) e la Svizzera.
[modifica] Strada
Seregno è lambita dalla superstrada SS 36 "Milano - Lecco", con tre uscite disponibili: Seregno Sud, Seregno san Salvatore, Seregno Nord (solo in direzione Milano).
[modifica] Tranvie
In passato, Seregno era servita da due tranvie interurbane: fino al 1982 la Milano–Carate, fino al 1952 anche la Monza–Meda–Cantù. .
[modifica] Feste e ricorrenze

Sagra di Santa Valeria: si svolge nel periodo del 28 aprile, giornata del Santo Patrono, presso l'area circostante il Santuario di Santa Valeria;
Bicinfesta per Seregno: nata nel 1998 si svolge ogni 2 giugno, consiste in un giro in bicicletta per tutta Seregno e raccoglie annualmente circa 2.000 partecipanti [21];
Festa di San Luigi: presso l'oratorio San Rocco, nel periodo del 21 giugno, giorno di San Luigi Gonzaga;
Festa della Madonna dei Vignoli: generalmente il secondo fine settimana di settembre, nel periodo del 08 settembre, giorno della Natività di Maria, presso il Santuario della Madonna dei Vignoli e l'adiacente scuola materna "Santino De Nova";
Sagra del Bivio Consonno: si svolge l'ultimo fine settimana di maggio, presso la chiesa di Maria Ausiliatrice e l'adiacente piccolo cottolengo di Don Orione;
Festa della Basilica e del Santo Crocifisso: solitamente nel terzo o quarto fine settimana di settembre, attorno alla Basilica Collegiata di San Giuseppe;
Festa della Madonna della Campagna: nel secondo fine settimana di settembre, al quartiere Fuin;
Festa della Beata Vergine Addolorata: si svolge durante il primo od il secondo fine settimana d'Ottobre, presso la parrocchiale della Beata Vergine Addolorata e l'oratorio, nel quartiere Lazzaretto;
Festa di San Giuseppe: nel fine settimana più prossimo al 19 marzo, giornata di San Giuseppe, attorno alla Basilica Collegiata di San Giuseppe;
La torta paesana più lunga del mondo: l'ultima domenica del mese di novembre, organizzata da "Associazione Carla Crippa Onlus" per le vie del centro storico.
La notte bianca della Brianza: si sono svolte finora tre edizioni: nel 2006, 2007 e 2008.
Il santo patrono della città è San Giuseppe[22] festeggiato il 19 marzo, ma la festività più sentita è Santa Valeria, festeggiata il 28 aprile.
[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti
[modifica] Personalità legate alla città

Gianni Arde (1937-2007), pittore e scultore: maestro astrattista della seconda metà del '900 (vinse il prestigioso premio di pittura "S. Fedele" nel 1963);
Paolo Angelo Ballerini, Patriarca di Alessandria d'Egitto;
Igor Cassina (1977), ginnasta, nato a Seregno ma vissuto sempre a Meda, primo italiano a conquistare una medaglia d'oro olimpica nella sbarra (Olimpiadi di Atene 2004);
Luca Crippa (1924-2002), pittore e scenografo;
Massimo Crippa, calciatore; ha militato degli anni '80 e '90 nel Napoli, Parma e Torino prima di concludere la carriera tornando al Seregno;
Luigi Gandini, Prevosto Mitrato della Basilica Romana Minore, Collegiata, Prepositurale di San Giuseppe in Seregno, dal 1964 al 1995
Dj Angelo, disc jockey e personaggio televisivo;
Giuseppe Longoni, calciatore degli anni '60 e '70;
Roberto Mandressi, calciatore degli anni '80 e '90;
Carlo Dalmazio Minoretti, arcivescovo di Genova: prima di salire al soglio della cattedra, fu Prevosto dell'allora Prepositurale di San Giuseppe a Seregno;
Luis Molteni, attore cinematografico e televisivo;
Ettore Pozzoli, (1873-1957), pianista e compositore, autore di numerose opere didattiche per pianoforte e Professore Emerito del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano;
Umberto Trabattoni, (1885-1963), imprenditore. Fu presidente del Seregno dal 1922 al 1935 (lo stadio dove attualmente gioca il Seregno venne fatto costruire da lui e porta il nome del figlio Ferruccio), commissario straordinario del Milan dal 1940 al luglio 1944 e presidente del Milan dall'aprile 1945 al 1954 (a lui si deve l'arrivo in Italia degli svedesi Gunnar Nordahl, Nils Liedholm e Gunnar Gren).
Riccardo Garifo, (1981), noto anche come Roofio, produttore e componente dei Two Fingerz.
[modifica] Cultura

[modifica] Concorso Pianistico Internazionale Ettore Pozzoli
Per approfondire, vedi la voce Concorso Pianistico Internazionale Ettore Pozzoli.
Concorso Pianistico Internazionale, aperto a giovani pianisti di tutto il mondo, che si tiene con cadenza biennale. Fondato nel 1959 dalla vedova del Maestro Ettore Pozzoli, Gina Gambini la quale decise di istituire un concorso di richiamo internazionale per giovani pianisti per ricordare la figura del marito. Oltre 1.500 i concorrenti che hanno partecipato alle 25 edizioni, di cui ben 1.000 provenienti da Paesi esteri. Nell’Albo dei vincitori spicca il nome di Maurizio Pollini, che si aggiudicò il primo premio alla primissima edizione del 1959.
[modifica] Coro il Rifugio
Per approfondire, vedi la voce Coro il Rifugio.
Il Coro il Rifugio di Seregno è una Associazione Culturale di Canti Popolari. Attualmente il Coro è diretto dal Maestro Fabio Triulzi ed è stato fondato a Seregno nel 1966. L'attività principale del Coro è quella di svolgere attività culturali con l'obiettivo di sviluppare nuove relazioni con altre organizzazioni. Il repertorio è formato da canti popolari d'autore di vario genere, con una attenzione particolare ai canti della Brianza e della Lombardia.
[modifica] Biblioteche
Seregno è dotata di una biblioteca civica, intitolata a Ettore Pozzoli, trasferita recentemente in una nuova sede situata in piazza Monsignor Gandini; fa parte del Sistema Bibliotecario BrianzaBiblioteche.
[modifica] Amministrazione

Sindaco: Giacinto Mariani (LN - PdL) dal 05/04/2005 (rieletto il 29/03/2010)

[modifica] Gemellaggi

Sant'Agata di Esaro[23]
Nearby cities:
Coordinate:   45°38'57"N   9°12'33"E
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