Bitritto (Centro Urbano)

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 città, disegna solo il bordo

La più antica citazione che fa riferimento a Bitritto parla di una Chiesa (S. Tommaso) situata in "Locus Vitrictum" e risale al dicembre del 1070. Tale documento è conservato tra le "Chartae" della Basilica di San Nicola di Bari.
A partire dal 1082 il "Casale di Bitritto" è denominato nei vari documenti dell’epoca Bretrictum, Betrictum, Bitrictum, Betricti, Bitricti.
Il toponimo risale sicuramente ad epoche precedenti tant’è che durante i lavori di restauro del Castello (1985) sono venuti alla luce dei pozzi costruiti anteriormente al Mille. Perciò si fa credibile l’ipotesi che l’origine del nome di Bitritto sia dato da un centro abitato nell’epoca tardo-romana, in prossimità del decumano massimo dell’ager varimus, cioè del territorio di Bari, caratterizzato da una produzione agricola fiorente, soprattutto vinicola, tale da originare il nome stesso del borgo - Vitarium - vale a dire vigneto.
Si ritiene che il nome di Bitritto tragga la sua origine dal fatto che nei tempi antichi fu distrutto due volte: Bis-tritum (Castrum Bis-Tritum). Stando all'etimologia della parola, questa versione sembra la più giusta, ma c'è chi sostiene che il nome di Bitritto derivi da Castrum Bis-Turrium, cioè Castello con due torri.
La storia del casale Vitrictum, a partire da Roberto il Guiscardo Duca di Puglia, è un continuo alternarsi di controversie tra i vescovi di Bari, baroni di Bitritto e vari regnanti che di volta in volta, con l'emanazione di diplomi, assegnavano Bitritto al potere della Chiesa o lo donavano a vari nobili. Troviamo così il possesso del feudo di Bitritto, durante il regno Normanno, nelle mani di Frangalius (1156-1168) e successori fino al 1209. Più in avanti, sotto il regno degli Angioini, un certo Guglielmo Bolardo si impossessò con le armi del Casale di Bitritto (1308). Restituito agli Arcivescovi di Bari, anche dopo processi diplomatici, il feudo fu ripreso dai Durazzo nel 1386 fino al 1425. Dopodiché con gli Aragonesi e successivamente con la dominazione spagnola fino al regno borbonico gli Arcivescovi baresi si sono susseguiti nell'esercitare senza altre contestazioni i loro diritti feudali sul territorio di Bitritto in quanto baroni di detta terra.
Bitritto fu colpita già nel 1530 per la seconda volta dalla peste e ancora nel 1656 e poi nel 1856 da un'epidemia di colera, in occasione della quale si istituì una seconda festa (21 novembre) della madonna di Costantinopoli, detta anche Odegitria. Già da queste epoche c'era la tradizione di festeggiare il primo martedì di marzo la Madonna di Costantinopoli.

Oggi Bitritto conta 9.827 abitanti (Bitrittesi) e ha una superficie di 17,65 chilometri quadrati per una densità abitativa di 556,8 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 10,2 metri sopra il livello del mare.
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Coordinate:   41°2'33"N   16°49'40"E
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