Castelnuovo - i due Castelli di Ostina

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Il toponimo Ostina deve essere associato alla presenza di due castelli: il Castelvecchio ed il Castelnuovo (tav. 114, IV N.O.).
Il Castelvecchio di Ostina era situato circa un chilometro più a sud-sud/ovest, sul crinale della stretta collina che, compresa tra il torrente Resco ed il Rio di Luco, da ostina si allunga verso Vaggio. Dell’insediamento restano labili tracce sul terreno: pochi tratti delle mura diroccate e frammenti ceramici d’impasto granuloso e di fattura scadente. Una frana recente impedisce attualmente l’accesso al sito. Nel 1060 troviamo il Vicario imperiale per il Valdarno presente alla stipulazione di un atto privato nella curia di Ostina. Nel 1186 è dipendente dalla Badia Fiorentina insieme al vicino castello di Luco. Sia Luco che Ostina vengono ceduti in feudo ai Pazzi di Valdarno, con i quali, negli anni compresi tra il 1209 ed il 1237, l’abate Bartolommeo è in questione perché arretrati nel pagamento del tributo per i due castelli. Nel 1237, infatti, la Badia rientra in possesso del castellum et curte cum omnibus sedentibus et colonis et inquilinis et iurisdictione et omnibus pertinentiis de Luco et de Ostina vallis Arni.
Nel 1250 (Villani, Malespini) i ghibellini assediano il castello di Ostina nel quale erano rifugiati i guelfi cacciati da Firenze. Ostina resta assediata da agosto alla fine di settembre, quando, dopo il massacro delle truppe imperiali dislocate a Figline, gli assedianti, presi dal panico, tolgono l’assedio. Nel 1269, tornati i guelfi al potere, sono i ghibellini fuotiusciti a trincerarsi ad Ostina. Il castello è nuovamente preso d’assedio; alla fine d’ottobre gli assediati vengono sorpresi, massacrati ed il castello demolito. Pochi anni dopo il castello è già ricostruito e custodito da una guarnigione, come si rileva da due documenti del 1285 e del 1289.
Nel 1305, durante le lotte tra guelfi bianchi e guelfi neri, mentre l’esercito fiorentino è impegnato all’assedio di Pistoia, gli alleati degli assediati preparano una diversione inviando un forte contingente nel Valdarno per rifornire Ostina che parteggia per i bianchi. Il comando fiorentino, senza desistere dall’assedio di Pistoia, invia nel territorio ottocento cavalieri e ottomila fanti, conquistando Ostina che si arrese il 28 giugno dopo accanita resistenza. Il castello venne raso al suolo. Con questo episodio termina la storia del Castelvecchio e della sua chiesa San Biagio; sulla stessa collina, in prossimità della chiesa di San Tommaso, ricordata già nel 1260, è nato un nuovo borgo, il Castelnuovo.
Del castello nuovo di Ostina si ha memoria nella documentazione notarile del XIV secolo ed ancora come insediamento fortificato cinto da mura è ricordato nel Catasto del 1427. Della conformazione urbanistica del castello restano poche tracce nell’attuale borgo a sud della chiesa: sono ben visibili i due assi centrali ortogonali dell’insediamento, due chiassi di modeste dimensioni.

Fonte:
www.tuscany.name/CORNUCOPIA/castelli/regg/cstostin.htm
profezie3m.altervista.org/ptm_ostina.htm
Nearby cities:
Coordinate:   43°39'12"N   11°30'47"E
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