Santa Francesca di Talamone - Villa le Terme

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Lungo la strada che da Fonteblanda conduce a Talamone, in località Santa Francesca, emergono i ruderi di una grande villa romana.
Del complesso residenziale si conservano alcune murature, inglobate in una moderna casa colonica, e strutture pertinenti ad un imponente impianto termale, il cui approvvigionamento idrico era garantito da cisterne monumentali con copertura a volta.
L’area occupata dal complesso della villa, attualmente divisa in due zone dal passaggio della strada provinciale, si estendeva fino al mare dove, verosimilmente, si trovavano gli impianti produttivi destinati all’itticoltura.
La villa faceva parte dei possedimenti dell’imperatore Traiano e risale alla fine del I-inizi del II secolo d.C.

Fonte:
www.parcodeglietruschi.it/cda/pte/view/scheda.jsp?ID=11...

A partire dall’epoca imperiale il fulcro della vita e dei traffici della baia si
spostano sul settore orientale, forse anche a seguito di nuovi cambiamenti nella
geografia dell’insenatura (insabbiamento, palude, ecc.). Le maggiori strutture di
questo periodo sono quelle ancora visibili a nord della strada Fonteblanda - Talamone,
presso la chiesetta della Madonna delle Grazie e attualmente conosciute come “Le
Terme”. L’area si trova all’estremità occidentale del cordone litoraneo della pianura,
protetto da Capo Talamone.
Si tratta dei resti di una grande villa del periodo flavio-traianeo, che disponeva di
impianti termali e di un approvvigionamento di acqua potabile. Pur nell’assenza di
indagini stratigrafiche, da alcuni materiali recuperati nel corso di lavori di bonifica
provengono alcuni frammenti di una conduttura idrica databile al 102-114 d.C.
La tecnica muraria delle strutture ancora oggi visibili è in opus mixtum; vari
frammenti di sigillata presentano segnature di ceramisti attivi tra il 63 e il 78 d.C.; tali
frammenti potrebbero riferirsi al momento in cui si iniziarono i lavori di costruzione
del complesso che, nel corso del tempo, potrebbe aver subito varie modifiche e
ampliamenti.
Come detto, della villa si possono ammirare ancora alcuni ruderi: tra i più
imponenti è senza dubbio la cisterna a tre vasche, di metri 32x16, posta al termine
della valle che scende dal poggio di Fontelunga. All’interno delle rovine delle terme è
inoltre presente una cisterna circolare che doveva conservare l’acqua proveniente
dalle coperture e, forse, arrivava alla falda freatica.
Si ha memoria di pavimenti a mosaico bianco-nero con decorazione geometrica,
resti di una vasca per l’acqua con fistule di piombo, frammenti di vasi e tegole, ecc.
Interessante la menzione di una muraglia posta tra la chiesa della Madonna alle
Grazie e il mare, a circa cento metri di distanza dalla chiesa, forse pertinenti ad una
banchina di approdo della villa.

Fonte:
Dr. Luca Cappuccini – Servizi per l’archeologia e i Beni Culturali – Comune di Orbetello
Nearby cities:
Coordinate:   42°33'51"N   11°8'10"E
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