L'area del Foro
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sito archeologico
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Il foro era la piazza principale della città romana e costituiva il nucleo della vita cittadina: era luogo di mercato, ma anche centro politico e religioso della comunità. In prossimità della piazza sorgevano i templi e gli edifici pubblici più importanti; i porticati che la circondavano costituivano invece un luogo di convegno per i cittadini.
Nella città di Roselle il foro, attualmente visibile nella valletta tra le due colline, è stato realizzato mediante colmate artificiali che, rialzando il livello del terreno, hanno attenuato i pendii delle due alture originariamente più scoscesi e uniti da uno stretto fondovalle. Risulta ben visibile, infatti, la differenza di quota tra la pavimentazione del foro e i livelli più bassi, dove sorgevano le costruzioni più antiche, risalenti al VII-VI secolo a.C. Il foro di Roselle (I secolo d. C.), di forma quadrangolare, pavimentato con grandi lastre di travertino, si affaccia scenograficamente sulla vallata. Sui lati settentrionale e meridionale sorgevano porticati con edifici a destinazione pubblica e religiosa che rendevano quest’area il centro monumentale della città. Sul lato orientale correva una strada lastricata, cardo maximus, cioè l’arteria principale della città con direzione nord-sud, che con un’inconsueta soluzione muore all’incrocio con il decumanus maximus (arteria viaria della città con direzione est-ovest). Con tale variante si intendeva, probabilmente, rispettare qualche preesistenza urbanistica. Anche il foro non sfuggì alla ripetuta spoliazione cui furono soggetti gli edifici di Roselle: numerose lastre in travertino furono reimpiegate, infatti, per costruire le tombe del cimitero medievale.
Fonte:
www.parcodeglietruschi.it/cda/pte/view/scheda.jsp?ID=11...
Nella città di Roselle il foro, attualmente visibile nella valletta tra le due colline, è stato realizzato mediante colmate artificiali che, rialzando il livello del terreno, hanno attenuato i pendii delle due alture originariamente più scoscesi e uniti da uno stretto fondovalle. Risulta ben visibile, infatti, la differenza di quota tra la pavimentazione del foro e i livelli più bassi, dove sorgevano le costruzioni più antiche, risalenti al VII-VI secolo a.C. Il foro di Roselle (I secolo d. C.), di forma quadrangolare, pavimentato con grandi lastre di travertino, si affaccia scenograficamente sulla vallata. Sui lati settentrionale e meridionale sorgevano porticati con edifici a destinazione pubblica e religiosa che rendevano quest’area il centro monumentale della città. Sul lato orientale correva una strada lastricata, cardo maximus, cioè l’arteria principale della città con direzione nord-sud, che con un’inconsueta soluzione muore all’incrocio con il decumanus maximus (arteria viaria della città con direzione est-ovest). Con tale variante si intendeva, probabilmente, rispettare qualche preesistenza urbanistica. Anche il foro non sfuggì alla ripetuta spoliazione cui furono soggetti gli edifici di Roselle: numerose lastre in travertino furono reimpiegate, infatti, per costruire le tombe del cimitero medievale.
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www.parcodeglietruschi.it/cda/pte/view/scheda.jsp?ID=11...
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