Terme di Betitio Perpetuo Arzygio

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In corrispondenza dell’attuale ingresso all’area archeologica di Roselle, uno scavo sistematico condotto negli anni Ottanta ha messo in luce un edificio da interpretare come terme (dal greco thermòs = caldo). L’edificio, costruito in laterizi e pietra, presenta una pianta rettangolare suddivisa in ambienti di cui è possibile ricostruire l’originaria funzione. Un’unica stanza comprendeva l’ingresso, la vasca riservata ai bagni di acqua fredda (frigidarium) e lo spogliatoio, ricavato da un incavo rettangolare del medesimo ambiente. Seguono una stanza di incerta funzione, forse destinata alla preparazione degli ambienti riscaldati, una sala a temperatura intermedia (tepidarium) e un ambiente destinato ai bagni di acqua calda (calidarium) con una nicchia semicircolare dove era possibile usufruire anche di bagni a vapore (laconicum). Fondamentale per individuare la destinazione della struttura e la datazione è stato il rinvenimento, nel corso dello scavo della vicina strada romana, di un’iscrizione inaugurale e celebrativa delle terme stesse da parte di Betitio Perpetuo Arzygio, governatore della Tuscia e dell’Umbria tra il 366 e il 370 d.C. Grazie a quest’iscrizione l’edificio costituisce l’unica struttura edilizia di Roselle datata su basi epigrafiche.
La collocazione delle terme in prossimità della strada e di una delle porte della città suggerisce che potessero essere utilizzate anche dai viaggiatori che giungevano nella città di Roselle.

Fonte:
www.parcodeglietruschi.it/cda/pte/view/scheda.jsp?OTYPE...