Socotra

Somalia / Bari / Bereda /
 isola, endangered species habitat (en), Luogo del patrimonio mondiale UNESCO

Socotra (arabo سقطرة Suquţra) è la principale di isola un piccolo arcipelago di quattro isole (ʿAbd al-Kūrī, Darsa e Samḥa, dette anche "Il fratello" e "La sorella") e isolette situate nell'Oceano Indiano, poco al largo del Corno d'Africa, a circa 300 km dalla costa somala e 350 km a sud della Repubblica dello Yemen che la amministra per il Banu Afrar Mahra Sultanato di Qishn e Socotra.

Dal 2008 l'arcipelago è inserito tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Gli affascinanti racconti dei pochi viaggiatori approdati sulle isole nel passato parlano di una terra ricca di magie e di stregoni capaci addirittura di rendere l'isola invisibile. In effetti per sei mesi all'anno le isole sono pressoché irraggiungibili a causa delle tempeste monsoniche, la mancanza di approdi riparati le rende poco ospitali anche nei rimanenti sei mesi. Dopo la riunificazione dello Yemen ha iniziato ad approdare qualche nave ed è stata costruita una pista di atterraggio.

L'arcipelago è composto dall'isola principale di Socotra (3.625 km²), tre isole minori; Abd Al Kuri, Samha, Darsa — e alcuni scogli disabitati.

L'isola principale è costituita da una piccola piana costiera, altipiani calcarei di tipo carsico e i monti Haghier che arrivano ai 1.525 m s.l.m.. L'isola ha un'estensione da nord a sud di circa 30-35 km e da est a ovest di 130 km.

Il clima è tropicale con piogge invernali di intenstità moderata e più intense nella parte interna. Nel periodo dei monsoni vi sono forti venti e mare molto mosso.
Mentre non è certa l'etimologia dell'arcipelago, forse da collegare al sanscrito Dvipa Sukhadhara o Dvīpa sukhatara, vale a dire "Isola della Felicità" o "Isola felice", non c'è dubbio che Socotra sia la Panchaia citata da Virgilio, in qualche modo ricollegabile al mito della fenice. I Greci la collegavano a loro volta ai Dioscuri e da questo le sarebbe infatti venuto il nome di Dioskouridou con cui viene ricordata nell'anonima trattazione risalente al 40-70 d.C., il Periplo del Mare Eritreo, vale a dire dell'Oceano Indiano fino alle coste occidentali del Golfo del Bengala, e di Dioscoridis Insula con cui la chiamavano i Romani.

Socotra è ricordata tra gli altri da Cosma Indicopleuste, Marco Polo, e dai geografi arabi Yāqūt (m. 1229), al-Qazwīnī (m. 1283), al-Idrīsī (XII sec.) e al-Hamdānī (m. 1538).

Malgrado la tradizione cristiana sostenga che i suoi abitanti sarebbero stati convertiti al Cristianesimo dall'apostolo Tommaso nel 52 d.C., la popolazione di Socotra è oggi interamente musulmana, e ammonta a poco più di 20.000 persone fra Arabi, Somali, Indiani e discendenti di schiavi neri africani.

Sebbene alcune fonti attribuiscano all'esploratore Tristão da Cunha il merito di aver raggiunto Socotra nel XVI secolo per poi proclamarne l'annessione al Portogallo, l'impresa va invece ascritta a Alfonso de Albuquerque che nel 1507 mise per primo il piede sull'isola. A quel tempo il Cristianesimo era scomparso da Socotra, ma erano ancora visibili le croci di pietra che sarebbero state erette un tempo dagli abitanti.

Nel 1542, durante la sua permanenza sull'isola, Francis Xavier (Francesco Saverio) trovò un gruppo di persone che sosteneva di discendere dagli abitanti convertiti da San Tommaso.

Il vescovo Osorio scrisse a tal proposito che i discoridi, abitanti di Discoride, erano tanto casti da non poter conoscere più di una donna nella vita.

Le isole passarono già nel 1511 sotto il controllo degli Imam di Masqat (Mascate) e dei sultani di Qishn, della regione del Mahra, che così aggiunsero alle loro titolature anche quella di sultano di Socotra. Occupata dalla Gran Bretagna nel 1834, in base a un accordo che prevedeva la permanenza nell'isola per solo un quinquennio, l'approdo a Socotra per il rifornimento del naviglio, indussero il governo delle Indie a trattarne l'acquisto, finché nel 1886 il Sultano accettò il protettorato della Corona britannica che così la annesse al suo Protettorato di Aden. Con l'indipendenza dello Yemen, Socotra passò allo Yemen meridionale, entrando poi a far parte dello Yemen unificato il 22 maggio 1990. Capitale di Socotra è Hadibu, luogo di residenza del sultano che governa con un suo vizir e capi delle comunità isolane.
Il 37% delle 825 specie di piante sono uniche al mondo. La stessa cosa si può dire per il 90% dei rettili e per il 95% dei serpenti di terra. La popolazione aviaria comprende 192 specie, 44 dei quali vivono sempre sull'isola, mentre 85 sono uccelli migratori, alcune delle quali sono a rischio di estinzione. In mare si contano 253 specie di coralli che danno vita ad una barriera, 730 specie di pesci e 300 granchi, aragoste e gamberetti.

Nel 2008 l'UNESCO ha inserito l'arcipelago di Socotra tra i patrimoni dell'umanità, a causa del suo valore naturalistico.

Per la precisione l'iscrizione vuole sottolineare la biodiversità presente all'interno dell'arcipelago, sia dal punto di vista della flora sia della fauna.

1. ^ Creazione del patrimonio dell'umanità
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Coordinate:   12°30'27"N   53°55'9"E
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