Palazzo Biliotti (Comune di Firenze)

Italy / Toscana / Florence / Comune di Firenze / Via Maggio, 30

L’edificio determina il canto con via Michelozzi, noto come canto de’ Biliotti, potente famiglia fiorentina detta Biliotti d’Oltrarno o della Ferza, in ragione dell’iscrizione a questo gonfalone, che nella prima metà del Quattrocento aveva il possesso di tutti gli edifici di questo crocicchio. La fabbrica, la principale tra queste proprietà, ha presumibilmente origine nel tardo Trecento (o agli inizi del secolo successivo) e, sul fronte principale che guarda via Maggio, si caratterizza per il bugnato rustico che segna il piano terreno fino all’altezza del ricorso in pietra sul quale sono allineate le finestre del primo piano. Conci a raggiera incorniciano anche il portone, mentre altre pietre segnano l’angolata con via Michelozzi fino al primo piano compreso. Le restanti superfici sono intonacate e mostrano cinque assi di finestre ad arco, oggi parzialmente tamponate a favore di aperture rettangolari, definite da un bugnato di modesto rilievo al primo piano, affatto liscio al secondo. Il terzo e ultimo piano è da considerare come soprelevazione decisamente tarda, come tarde sono le aperture del mezzanino tra piano terreno e primo piano. Su via Michelozzi è il caratteristico aggetto su mensoloni. Al piano terreno, su ambedue i fronti, sono aperture recenti che accedono a spazi ora adibiti ad attività commerciali. Le trasformazioni che hanno interessato nel tempo la struttura hanno resa incerta la letteratura nell’indicazione del periodo che maggiormente avrebbe influito nel caratterizzare la fabbrica, oscillando tra Trecento, fine Quattrocento (così Walther Limburger) e Cinquecento, in quest’ultimo caso con specifico riferimento ai piani superiori. Nell’Illustratore fiorentino si segnala la presenza dello stemma della famiglia Biliotti sull’angolata (troncato d’argento e di rosso, alla volpe passante del secondo nel primo). Il palazzo appare nell’elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.

Fonte:
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
a cura di Claudio Paolini
sito web:
www.palazzospinelli.org/architetture/

Il palazzo è facilmente identificabile per la fila di eleganti sporti su mensole in pietra che si allineano su via Michelozzi, uno dei punti di accesso più usati per piazza Santo Spirito e conserva al pianterreno il bugnato del XIV secolo, mentre la facciata dei piani superiori è tipicamente cinquecentesca.

www.firenze-oltrarno.net/italiano/arte/viamaggio.php
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Coordinate:   43°45'59"N   11°14'54"E

Commenti

  • Come discendente di codesta grande famiglia mi garba molto vedere l'antica potenza della mia casata
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