Istituto Statale della SS.Annunziata - Villa del Poggio Imperiale (Florence)
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Piazzale del Poggio Imperiale, 1
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middle school, college of further education / higher education
L'istituto Statale della SS. Annunziata, fondato il 20 novembre 1823, con "motu proprio" del Granduca di Toscana, ha sede nella Villa Mediceo Lorenese del Poggio Imperiale e vanta una tradizione prestigiosa, a livello nazionale e internazionale, nel campo educativo e dell'istruzione.
La villa mediceo lorenese del Poggio Imperiale è situata ad un chilometro da Porta Romana e domina da un lato la vallata dell’Ema e dall’altro tutta la città di Firenze, posizione ideale per una residenza estiva trovandosi in campagna ma assai prossima alla città.
La villa sorgeva già come “casa da signore” nel 1427, quando per la prima volta fu denunciata al catasto fiorentino. A quei tempi alla “casa” risultano annessi tre poderi nel popolo di S. Felice a Ema. Fino al 1487 rimase di proprietà dei Baroncelli che, debitori dei Pandolfini a loro la cedettero in quell’anno.
Durante l’assedio di Firenze del 1530 divenne il quartier generale delle truppe assedianti.
Il 5 gennaio 1548 Piero Salvati acquistava per 1800 fiorini d‘oro il fortilizio da Filippo Pandolfini. Poiché l’esercito imperiale aveva fortemente devastato la casa, il nuovo proprietario spese una somma assai considerevole per trasformarla in una delle più amene e confortevoli ville della campagna fiorentina. Data l’ostilità tra famiglia dei Salvati e quella dei Medici, Cosimo I poté confiscare, insieme ad altri beni, anche la casa Baroncelli nel 1564.
Cosimo I regalò alla figlia prediletta, Isabella de’ Medici, ed al marito duca di Bracciano la villa con i tre poderi. Morta Isabella l’edificio rimase al marito ed al primogenito Don Virginio Orsini. Fu degli Orsini con i poderi Baroncelli fino al 1618, in quell’anno infatti l’acquistò l’arciduchessa Maria Maddalena d’Austria, moglie di Cosimo II. Successivamente, ella acquistò terreni nei dintorni della villa, fece costruire il viale fino a Porta S. Pier Gattolini (oggi Porta Romana) e iniziò un programma ambizioso di abbellimenti e ristrutturazione.
Nel 1622 fu bandito un concorso per il progetto di ampliamento della villa, che fu vinto da Giulio Parigi, al tempo impegnato anche nella ristrutturazione di Palazzo Pitti; mentre al pittore Matteo Rosselli fu affidato il ciclo degli affreschi. Il restauro e l’ampliamento del complesso fu concluso nel 1624, anno a partire dal quale, per volere di Maria Maddalena d’Austria, la villa si chiamò Poggio Imperiale.
Quando nel 1631 morì Maria Maddalena d’Austria, il figlio Ferdinando II si appropriò della villa e, nel 1659, sua moglie Vittoria delle Rovere, ne acquistò tutto il podere. La nuova granduchessa Vittoria continuò il programma di abbellimento e ristrutturazione dell’edificio iniziato dalla suocera Maria Maddalena.
Dopo la sua morte nel 1694, la proprietà passò al figlio Cosimo III che insieme a Gian Gastone non portò alcun cambiamento di rilievo artistico alla villa. Alla morte di Gian Gastone nel 1737, il governo toscano passò a Francesco Stefano di Lorena insieme alla moglie Maria Teresa. In questi anni la villa conobbe un periodo di decadenza e di degrado architettonico.
La venuta a Firenze nel 1795 del giovane Pietro Leopoldo di Lorena con la consorte Maria Luisa segnò una ripresa nel campo edilizio di tutta l’architettura fiorentina ed in particolare della villa del Poggio Imperiale.
La nuova ristrutturazione degli ambienti furono portati a termine tra il 1766 ed il 1783. Il progetto della villa rimase quello del Parigi fino alla trasformazione ottocentesca e dichiaratamente neoclassica di Pasquale Poccianti.
Nel 1803 con l’arrivo di Maria Luisa di Borbone a Firenze ripresero i lavori della villa, affidati a Poccianti. Con la nuova regina d’Etruria, Elisa sorella di Napoleone, furono portati a termine i lavori della facciata principale con la creazione di una delle più belle stanze dell’edificio: il prestilio. In questo stesso periodo fu realizzata la cappella neoclassica decorata da un ciclo di stucchi dei maestri del tempo. Con la restaurazione di Ferdinando III nel 1814, il Cancialli portò a termine i lavori precedentemente iniziati. Nessuna notizia di rilievo si ha poi per l’edificio della villa fino al 1855, anno in cui rimase disabitata fino a quando, nel 1864, per volontà del re Vittorio Emanuele, divenne sede del Collegio della SS. Annunziata.
Fonte:
www.provincia.fi.it/scuola/edilizia-scolastica/edifici-...
La Villa accoglie l'educandato, la scuola secondaria di I° grado e tre indirizzi di Liceo: Liceo Classico Europeo, Liceo Scientifico Brocca e Liceo Linguistico Brocca.
Sito Web:
www.poggio-imperiale.it/
La villa mediceo lorenese del Poggio Imperiale è situata ad un chilometro da Porta Romana e domina da un lato la vallata dell’Ema e dall’altro tutta la città di Firenze, posizione ideale per una residenza estiva trovandosi in campagna ma assai prossima alla città.
La villa sorgeva già come “casa da signore” nel 1427, quando per la prima volta fu denunciata al catasto fiorentino. A quei tempi alla “casa” risultano annessi tre poderi nel popolo di S. Felice a Ema. Fino al 1487 rimase di proprietà dei Baroncelli che, debitori dei Pandolfini a loro la cedettero in quell’anno.
Durante l’assedio di Firenze del 1530 divenne il quartier generale delle truppe assedianti.
Il 5 gennaio 1548 Piero Salvati acquistava per 1800 fiorini d‘oro il fortilizio da Filippo Pandolfini. Poiché l’esercito imperiale aveva fortemente devastato la casa, il nuovo proprietario spese una somma assai considerevole per trasformarla in una delle più amene e confortevoli ville della campagna fiorentina. Data l’ostilità tra famiglia dei Salvati e quella dei Medici, Cosimo I poté confiscare, insieme ad altri beni, anche la casa Baroncelli nel 1564.
Cosimo I regalò alla figlia prediletta, Isabella de’ Medici, ed al marito duca di Bracciano la villa con i tre poderi. Morta Isabella l’edificio rimase al marito ed al primogenito Don Virginio Orsini. Fu degli Orsini con i poderi Baroncelli fino al 1618, in quell’anno infatti l’acquistò l’arciduchessa Maria Maddalena d’Austria, moglie di Cosimo II. Successivamente, ella acquistò terreni nei dintorni della villa, fece costruire il viale fino a Porta S. Pier Gattolini (oggi Porta Romana) e iniziò un programma ambizioso di abbellimenti e ristrutturazione.
Nel 1622 fu bandito un concorso per il progetto di ampliamento della villa, che fu vinto da Giulio Parigi, al tempo impegnato anche nella ristrutturazione di Palazzo Pitti; mentre al pittore Matteo Rosselli fu affidato il ciclo degli affreschi. Il restauro e l’ampliamento del complesso fu concluso nel 1624, anno a partire dal quale, per volere di Maria Maddalena d’Austria, la villa si chiamò Poggio Imperiale.
Quando nel 1631 morì Maria Maddalena d’Austria, il figlio Ferdinando II si appropriò della villa e, nel 1659, sua moglie Vittoria delle Rovere, ne acquistò tutto il podere. La nuova granduchessa Vittoria continuò il programma di abbellimento e ristrutturazione dell’edificio iniziato dalla suocera Maria Maddalena.
Dopo la sua morte nel 1694, la proprietà passò al figlio Cosimo III che insieme a Gian Gastone non portò alcun cambiamento di rilievo artistico alla villa. Alla morte di Gian Gastone nel 1737, il governo toscano passò a Francesco Stefano di Lorena insieme alla moglie Maria Teresa. In questi anni la villa conobbe un periodo di decadenza e di degrado architettonico.
La venuta a Firenze nel 1795 del giovane Pietro Leopoldo di Lorena con la consorte Maria Luisa segnò una ripresa nel campo edilizio di tutta l’architettura fiorentina ed in particolare della villa del Poggio Imperiale.
La nuova ristrutturazione degli ambienti furono portati a termine tra il 1766 ed il 1783. Il progetto della villa rimase quello del Parigi fino alla trasformazione ottocentesca e dichiaratamente neoclassica di Pasquale Poccianti.
Nel 1803 con l’arrivo di Maria Luisa di Borbone a Firenze ripresero i lavori della villa, affidati a Poccianti. Con la nuova regina d’Etruria, Elisa sorella di Napoleone, furono portati a termine i lavori della facciata principale con la creazione di una delle più belle stanze dell’edificio: il prestilio. In questo stesso periodo fu realizzata la cappella neoclassica decorata da un ciclo di stucchi dei maestri del tempo. Con la restaurazione di Ferdinando III nel 1814, il Cancialli portò a termine i lavori precedentemente iniziati. Nessuna notizia di rilievo si ha poi per l’edificio della villa fino al 1855, anno in cui rimase disabitata fino a quando, nel 1864, per volontà del re Vittorio Emanuele, divenne sede del Collegio della SS. Annunziata.
Fonte:
www.provincia.fi.it/scuola/edilizia-scolastica/edifici-...
La Villa accoglie l'educandato, la scuola secondaria di I° grado e tre indirizzi di Liceo: Liceo Classico Europeo, Liceo Scientifico Brocca e Liceo Linguistico Brocca.
Sito Web:
www.poggio-imperiale.it/
Wikipedia article: http://it.wikipedia.org/wiki/Villa_di_Poggio_Imperiale
Nearby cities:
Coordinates: 43°44'56"N 11°14'49"E
- Cantonal School of Graubünden 370 km
- Cantonal School of Trogen 431 km
- Secondary School Garibaldi 476 km
- Collège Episcopal de Zillisheim 536 km
- Middle Schools 613 km
- Collège d'Orlinde 760 km
- Collège André Maurois 824 km
- collége albert 825 km
- Romain Rolland, High School 883 km
- College Anne Frank 885 km
- Hotel Park Palace 0.7 km
- Boboli Gardens 1.6 km
- Giradino Corsi (or Annalena) 1.7 km
- Palazzo Pitti 1.8 km
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- Villa dell'Ombrellino 1.9 km
- Piazza Tasso 2.1 km
- Soffiano Cemetery 3 km
- Scandicci Municipality 8 km