Dolmen di Sa Coveccada
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Località di Sa Coveccada
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Mondo / Italia / / Sassari
sito archeologico, dolmen, preistorico, megalito, Luogo interessante
Si trova nel territorio comunale di Mores (SS).
Per saperne di più:
www.donnanuragica.com/province/provincia-di-sassari/mor...
Il dolmen, di trachite tufacea, (L 5, la 2,50, h 2,70 m). è costituito da una camera rettangolare (4,18 x 1.14 m). delimitata lateralmente da due ortostati, da una lastra frontale con un portello d’ingresso (0,50 x 0,50 m) con angoli arrotondati rivolto a sud-est e da una lastra piatta di copertura.
All’interno dell’ortostato laterale ad ovest, a circa 0,35 m dal pavimento, si apre uno stipo rettangolare (L 1,22, la. 0,88, prof. 0,50 m). A sinistra della lastra frontale del monumento si trova una nicchietta, scavata nello spessore dell’ortostato ad ovest.
Sondaggi di scavo intorno al monumento, hanno evidenziato che gli ortostati laterali erano infissi in due solchi scavati nella roccia e profondi circa 10 cm e che documentano la tecnica costruttiva di queste architetture in elevato, che costituiscono i precedenti dell’architettura nuragica.
Il monumento per la singolarità delle strutture e per l’elevato è il dolmen più importante della Sardegna.
La nicchia e il portello trovano confronto con particolari architettonici delle domus de janas eneolitiche più tarde, mentre la lastra frontale nel suo insieme costituisce il precedente della stele delle tombe di giganti dell’età nuragica.
Il monumento è pertanto considerato un importante elemento nella evoluzione delle architetture sepolcrali della preistoria della Sardegna.
La presenza del menhir, posto a segnacolo del dolmen, e delle nicchie indiziano l’esistenza di culti e rituali funerari, che si tenevano nel sito.
Il monumento, privo di elementi di cultura materiale, costituisce un unicum tra i monumenti megalitici della Sardegna e trova confronti, per il lastrone di chiusura con il portellino alla base e la nicchia, con il dolmen di Corte Noa-Laconi, inquadrato culturalmente in un contesto Ozieri-Filigosa e soprattutto Abealzu.
Confronti extra-insulari conducono ai dolmen della necropoli di Ala Safat in Cisgiordania e con quello di Coste Rouge - Hérault in Francia, che documentano i circuiti in cui era inserita la Sardegna e in particolare il territorio del Monte Acuto durante l’età del Rame.
Gli elementi fin qui esposti inducono ad inquadrare cronologicamente questo monumento nella prima metà del IV millennio a.C.
Per saperne di più:
www.donnanuragica.com/province/provincia-di-sassari/mor...
Il dolmen, di trachite tufacea, (L 5, la 2,50, h 2,70 m). è costituito da una camera rettangolare (4,18 x 1.14 m). delimitata lateralmente da due ortostati, da una lastra frontale con un portello d’ingresso (0,50 x 0,50 m) con angoli arrotondati rivolto a sud-est e da una lastra piatta di copertura.
All’interno dell’ortostato laterale ad ovest, a circa 0,35 m dal pavimento, si apre uno stipo rettangolare (L 1,22, la. 0,88, prof. 0,50 m). A sinistra della lastra frontale del monumento si trova una nicchietta, scavata nello spessore dell’ortostato ad ovest.
Sondaggi di scavo intorno al monumento, hanno evidenziato che gli ortostati laterali erano infissi in due solchi scavati nella roccia e profondi circa 10 cm e che documentano la tecnica costruttiva di queste architetture in elevato, che costituiscono i precedenti dell’architettura nuragica.
Il monumento per la singolarità delle strutture e per l’elevato è il dolmen più importante della Sardegna.
La nicchia e il portello trovano confronto con particolari architettonici delle domus de janas eneolitiche più tarde, mentre la lastra frontale nel suo insieme costituisce il precedente della stele delle tombe di giganti dell’età nuragica.
Il monumento è pertanto considerato un importante elemento nella evoluzione delle architetture sepolcrali della preistoria della Sardegna.
La presenza del menhir, posto a segnacolo del dolmen, e delle nicchie indiziano l’esistenza di culti e rituali funerari, che si tenevano nel sito.
Il monumento, privo di elementi di cultura materiale, costituisce un unicum tra i monumenti megalitici della Sardegna e trova confronti, per il lastrone di chiusura con il portellino alla base e la nicchia, con il dolmen di Corte Noa-Laconi, inquadrato culturalmente in un contesto Ozieri-Filigosa e soprattutto Abealzu.
Confronti extra-insulari conducono ai dolmen della necropoli di Ala Safat in Cisgiordania e con quello di Coste Rouge - Hérault in Francia, che documentano i circuiti in cui era inserita la Sardegna e in particolare il territorio del Monte Acuto durante l’età del Rame.
Gli elementi fin qui esposti inducono ad inquadrare cronologicamente questo monumento nella prima metà del IV millennio a.C.
Articolo Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Dolmen_di_Sa_Coveccada
Nearby cities:
Coordinate: 40°30'29"N 8°52'0"E
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