Suvereto

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Il toponimo deriva dalle piante di sughero (quercus suber) di cui sono ricchi i boschi circostanti, un tempo molto più estesi.
Da Suber(e)tum di epoca romana, si è successivamente passati a Sughereto e poi all'attuale Suvereto.

Nell'alto medioevo Suvereto diventa sede vescovile, qui trasferita da Populonia, dopo i saccheggi dell'809. La sede viene successivamente trasferita a Massa marittima. Ma Suvereto rimane un centro importante e inizia a svulupparsi gi aprima dell'anno mille. In un documento del 973, in cui tal Marchese Lamberto entra in possesso di vari castelli della maremma, si trova la prima notizia scritta su Suvereto. Dopo l'anno mille a Suvereto era Signore un Conte Ridolfo che passò i suoi possidimenti a vari eredi come si evince da alcuni documenti del secolo XI relativi a eredità e successioni. Con il secolo XII, i conti Aldobrandeschi di Sovana diventano signori del castello, realizzano nel XII sec. la rocca sulla sommità del colle e le difese intorno all'abitato.
Nel 1201 diviene il primo comune libero della maremma settentrionale ottenendo dal conte Palatino vari benefici. Nel 1228 si allea con la vicina Massa Marittima, ma già nel 1237 con l'influenza di Pisa entra a far parte della lega Ghibellina. In questo periodo vengono costruite le mura, il palazzo comunale e gli altri edifici di pregio del borgo che assume la fisionomia ancor oggi riconoscibile.
Nel 1313 il borgo ospitò le spoglie di Arrigo VII di Lussemburgo, morto a Buonconvento. Per conservare il cadavere se ne decise la lessatura proprio a Suvereto, prima di translare le ossa a Pisa, ove si stava erigendo un mausoleo per il defunto imperatore.
Il 1399 vede delinearsi per queste terre un nuovo assetto: Nasce il nuovo stato di Piombino con Gherardo Appiani, signore di Pisa, ceduta la città ai milanesi, si rifugia nelle sue terre fondandovi uno stato autonomo che comprendeva l'Elba, parte dell'arcipelago toscano, Piombino, Suvereto e i dintorni. Ma questa nuova signoria non sventa l'assedio di Baccio di Anghiari a Suvereto, che nel 1440 occupa il paese e lo restituisce solo dietro il pagamento di 1000 fiorini. Nel XVI il degrado dell'intera Maremma è in crisi: verso la fine del Seicento gli abitanti sono quasi ridotti a zero e la malaria imperversa.
Per arrivare a una rinascita Suvereto deve attendere il 1815, con la caduta di Napoleone, e i nuovi assetti nei regni europei tutta la zona passa sotto il Granducato di Toscana retto dai Lorena; Iniziano i lavori di bonifica e riprendono le attività agricole e la popolazione riprende a salire. Il borgo e le sue campagne assumono l'aspetto che vediamo ancora oggi che è ancora quello che ci raccontava nel 1835, su "l'informatore agrario toscano", il fiorentino Lapo de’ Ricci descrivendo Suvereto come “una strada pianeggiante lungo il rio Merdancio” che attraversava “il fertile e coltivato piano di Suvereto”,

Fonti:
www.borghitalia.it/html/borgo_it.php?codice_borgo=315

www.fototoscana.it/mostra-gallery.asp?nomegallery=suver...
Nearby cities:
Coordinate:   43°4'34"N   10°40'34"E
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