L’Agorà di Argo (Аргос)

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L’Agorà di Argo era posizionata fin dal IV a.C. secolo a sud dell’abitato, alla convergenza delle strade che conducevano a Iraio, Corinto e Tegea. La costruzione degli edifici circostanti fu completata alla fine del 4 a.C. In epoca classica ed ellenistica l’area fu rimaneggiata, portici ed edifici sono perciò difficili da collocare in maniera esatta nelle diverse e successive fasi architettoniche.
Gli scavi di epoche successive hanno messo in luce i monumenti più importanti che sono:
Una grande sala ipostila (32,75 x 32,75 m) con il tetto sostenuto con 16 colonne ioniche e la facciata in antis composta da colonne doriche. Fu costruita intorno al 460 a.C. quando ad Argo adottò la costituzione democratica. Per questo, alcuni archeologi, pensano che questo edificio per qualche tempo fosse stato il Bouleuterion. Sul lato sud dell’area sorgeva un altro grande edificio, forse un portico con colonne doriche, accanto ad una grande scalinata d’ingresso alla piazza.
Gli scavi del 1955 misero in luce il cosiddetto tempio rotondo dell’Agorà, una costruzione circolare periptera ottastila con colonne corinzie. La sua destinazione è incerta, si pensa ad un Ninfeo di epoca romana. Dopo la conquista romana, nel II e nel III secolo a.C., molti edifici esistenti vengono convertiti nella forma e nella loro destinazione d’uso, soprattutto i negozi e le cisterne.
Nel 1953 la campagna di scavi si concluse con la scoperta del grande complesso termale romano del II secolo d.C. ritrovato sul lato ovest dell’Agorà. Comprensivo di una grande sala absidata, forse il frigidarium e due piscine laterali con l’anticamera che immetteva nei calidaria, i bagni caldi. Del IV secolo d. C. era invece un piccolo recinto detto degli Eroi risalente al periodo arcaico dedicato forse al mito dei “Sette contro Tebe”. L’invasione dei Goti, intorno al 395-396 d.C. accelerò la distruzione dei monumenti dell’Agorà. Il centro città si spostò gradualmente nella posizione della città moderna. I primi scavi condotti presso l'Agorà, rivelarono la stanza ipostila nel 1904. Gli scavi furono iniziati nel 1952 dalla Scuola Archeologica Francese e continuano ancora oggi, con interruzioni minime al fine di studiare il materiale repertato, sotto la supervisione dei membri della Scuola e in particolare di P. Amandry, P. Aupert, J.-Fr. Bommelaer e J. Courtils Des (la sala delle colonne), P. Courbin, F. Croissant,, R. Ginouvis, P. Marchetti (Nympheo), A. Pariente (il recinto arcaico e il teatro con l'edificio semicircolare), M. Pierart e G. Roux.

Autore
Olga Psychogyiou, archeologo – (Libera traduzione con note aggiunte dall’autore dal sito ODISSEUS del Ministero Ellenico della Cultura)
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Coordinate:   37°37'49"N   22°43'18"E
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