Antica Tanagra

Greece / Voiotia / Ayios Thomas /
 Tempio, sito archeologico

Era una città della Beozia situata sulla riva sinistra del Asopo, in una fertile pianura, alla distanza di 130 stadi da Oropo e 200 da Plataiai. Diversi autori antichi identificano Tanagra con l’ omerica Graea, ma altri suppogono che i luoghi siano diversi e Aristotele considera Oropus come la Graea antica. Dalla sua vicinanza con l’ Attica il territorio di Tanagra fu teatro più volte di battaglie. Nel 457 AC gli Spartani al loro ritorno da una spedizione dalla Doride si fermarono nei pressi di Tanagra con il fine di incoraggiare il partito oligarchico a rovesciare la democrazia filo ateniese. Gli Ateniesi con mille Argivi e una piccola forza della cavalleria tessala attraversarono il Monte Parnaso e si scontrarono con gli Spartani e gli alleati Beoti. Entrambe le parti combatterono con grande coraggio, ma gli Spartani ottennero la vittoria soprattutto grazie alla diserzione dei Tessali. All'inizio dell'anno successivo (456 AC) cioè soltanto 62 giorni dopo la sconfitta di Tanagra, gli Ateniesi sotto Myronides invasero nuovamente la Beozia e attestatisi a Oenophyta, ottennero una brillante vittoria sui Beoti, il che li ha rese padroni del territorio. Le mura di Tanagra furono rase al suolo. Nel 426 AC gli ateniesi fecero un’ altra incursione nel territorio di Tanagra e sconfissero nuovamente Tanagrei e Beoti. Dal 386 al 373 fu occupata da un presidio spartano. Dicearco, che ha visitato Tanagra al tempo di Cassandro, dice che la città sorgeva su un' altura dall’ aspetto bianco e gessoso. Le rovine sono situate in un luogo disabitato, chiamato Grimadha o Grimala, vicino ad ghios Thomas a circa 5 km a sud ovest del villaggio di Skimatari e a meno di 4 km a sud est della moderna Tanagra. Il sito non è mai stato scavato a fondo. L’acropoli con templi, edifici pubblici e teatro ( in parte riportato alla luce) sono sulla cima dello sperone roccioso all’ estremità del monte Cericio mentre la zona residenziale si trova nella parte bassa. Solo la necropoli micenea nel luogo chiamato Gephyra, è stata scavata nel 1969. Le scarse mura visibili ma ben individuate sono di forma quasi circolare e scorrono intorno al bordo della collina. Nel punto più alto a ovest ci sono i resti di una torre che dominava la città e la valle Asopos. Nella parte ovest delle mura c’ era una porta che guardava verso Chalkis, le pareti a nord , nord-est e sud-est erano arricchite con una serie di torri (circa una ogni 30 m ) e circondavano la città bassa. Nelle mura ad est c’ era la porta che conduceva ad Atene e in un angolo a sud quella che conduceva a Tebe. La parte invece a sud-ovest si collegava con una grande torre sulla sommità della collina. Nel 1950 le mura nella parte alta della città sono state scoperte su cui è stato scavato un canale per drenare le acque del lago di Iliki al serbatoio Marathon.
Accanto alla cittadella c’è una cappella in rovina costruita sulle fondamenta di un tempio ( Dioniso?). Un po 'più in basso a nord-est ci sono i pochi resti di un grande teatro senza sedili in pietra. Nella parte nord-est immediatamente nella terrazza inferiore, Leake scoprì le ben costruite fondamenta di un grande edificio rettangolare, probabilmente un tempio in pietra nera locale. Al di là delle mura a nord a circa 20 metri ci sono le fondamenta ancor’ oggi di un piccolo tempio.
Un certo numero di necropoli sono state scoperte a partire dal 1870, in particolare sul lato opposto del torrente Laris, nella pianura a nord-ovest, e lungo il lato delle strade che portano fuori dalla città.
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Coordinate:   38°18'33"N   23°35'10"E

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