Ponte Tura (Grosseto)
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Il nome del sito, nel territorio fra Grosseto ed Istia conosciuto come 'Bucacce' e 'Steccaia', deriva dalla funzione propria alle opere che vi sono state realizzate. Ovvero quella di "tura", di sistema funzionale alla regolazione dell'afflusso, in un canale "diversivo" diretto verso il padule, delle acque torbide dell'Ombrone, affinché i sedimenti di quelle acque servissero a bonificare per "colmata" la grande superficie palustre. Il ponte, ormai non più utilizzato per la funzione per cui fu costruito fra il 1830 ed il 1831, si presenta con sette luci, la cui chiusura era attuata mediante paratoie metalliche a rulli, azionate da quattro cremagliere, con le macchine per il sollevamento sistemate al piano superiore. In origine le luci erano soltanto tre, e l'ampliamento a sette risale ai primi anni del '900. Le acque dell'Ombrone, mediante un canale, sono indirizzate al ponte da una diga in calcestruzzo, la cui costruzione nel 1879 è ricordata da una piramide che sovrasta il punto della diramazione. Si tratta di una diga sommergibile, che ha sostituito quella che ha dato il nome col quale è tuttora conosciuta l'area in cui si trova Ponte Tura, ovvero la "steccaia" progettata da Vittorio Fossombroni, più volte distrutta, e dunque ricostruita, a seguito delle piene del fiume.
Il punto sulla riva destra dell'Ombrone in cui vengono captate le acque, il cui flusso nel "Diversivo" era regolato dalle paratie del ponte, è in effetti quello stesso da cui iniziava un canale più antico, il "Fosso Barchetti", un punto che già nel XVIII secolo veniva ritenuto il più idoneo per una deviazione delle acque del fiume per la soluzione dei problemi idraulici della pianura grossetana.
Fonte:
atlante.chelliana.it/istia_ponte.htm
Il punto sulla riva destra dell'Ombrone in cui vengono captate le acque, il cui flusso nel "Diversivo" era regolato dalle paratie del ponte, è in effetti quello stesso da cui iniziava un canale più antico, il "Fosso Barchetti", un punto che già nel XVIII secolo veniva ritenuto il più idoneo per una deviazione delle acque del fiume per la soluzione dei problemi idraulici della pianura grossetana.
Fonte:
atlante.chelliana.it/istia_ponte.htm
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Coordinate: 42°45'52"N 11°9'56"E
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