Palazzo di Cosimo Ridolfi (Comune di Firenze)

Italy / Toscana / Florence / Comune di Firenze / Via Maggio, 15

L’edificio, di modeste proporzioni e definito da tre assi su tre piani, risulta edificato dai Corbinelli ai primi del Quattrocento e quindi passato ai Ridolfi di Piazza nel 1483. Nel 1497, a seguito del coinvolgimento di Niccolò Ridolfi nella congiura di Bernardo del Nero a favore del ritorno dei Medici, il palazzo fu confiscato, per tornare nuovamente ai Ridolfi nel 1512, parallelamente al ritorno in città degli stessi Medici. A questa data l’edificio apparteneva a Piero Ridolfi, marito di Contessina de’ Medici figlia di Lorenzo il Magnifico, il che giustifica la presenza, sul portone, dell’arme della famiglia inquartata con quella medicea. Durante il censimento ordinato da Cosimo I nel 1551 il palazzo risultava abitato da Luigi di Piero Ridolfi, con due maschi, una femmina, undici servitori e sette serve. La denominazione tradizionale del palazzo ricorda tuttavia un altro Ridolfi, il senatore Cosimo (1794-1865), agronomo, patriota e filantropo, al quale si deve tra l’altro l’acquisto del contiguo palazzo Zanchini (si veda al numero civico 13) finalizzato a estendere gli ambienti della casa, evidentemente giudicati inidonei al prestigio della famiglia. I meriti del personaggio sono ricordati nella lunga memoria posta al centro del fronte dell’edificio. Questo si presenta con un piano terreno a filaretto di pietra rustica, con tre grandi aperture ad arco incorniciate da conci posti a cuneo, ancora rispondenti ai caratteri propri dell’architettura dei primi del Quattrocento. I piani superiori hanno finte bozze a graffito e alcune decorazioni a fogliami, sempre graffite. Al di sotto del secondo ricorso è uno scudo con l’arme dei Ridolfi di Piazza (d’azzurro, al monte di sei cime d’oro e alla banda attraversante di rosso, il tutto accompagnato in capo dalla corona d’oro infilata da due foglie di palma dello stesso, quest’ultima concessione del re di Napoli Giacomo di Borbone all’ambasciatore Lorenzo Ridolfi nel 1415), secondo Ginori Lisci forse proveniente da un’altra proprietà della famiglia e qui trasferito al momento dell’acquisto della casa. Oltrepassato il lungo androne voltato (dove è un’ulteriore lapide con iscrizione riferita a Cosimo Ridolfi e datata al 1819) si perviene a una serie di ambienti e spazi che documentano dei successivi interventi alla struttura e dai quali si dipartono più scale (queste sicuramente ottocentesche) per l’accesso ai piani superiori: tra questi ambienti si segnalano il cortile con un semipilastro ottagonale e altri elementi architettonici in pietra (qui è un architrave sormontato da un busto in marmo), e il piccolo giardino con due aiuole e una palma dal quale è visibile il fronte posteriore dell’edificio. Nell’edificio ha sede la Galleria e Casa d’Aste Pananti. Il palazzo appare nell’elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.

Fonte:
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
a cura di Claudio Paolini
sito web:
www.palazzospinelli.org/architetture/
Nearby cities:
Coordinate:   43°46'0"N   11°14'56"E
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