Municipio di Bosa (Palazzo dell'ex Orfanotrofio Puggioni-Piga) (Bosa)
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Corso Giuseppe Garibaldi, 8
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ufficio, pubblica istituzione, Municipio
La sede comunale di Bosa (OR) occupa gli edifici che ospitavano in passato l'orfanotrofio Puggioni-Piga, gestito dalle suore francescane di Sion. L'Opera pia trae origine dal testamento del canonico Angelo Puggioni Piga di Tresnuraghes, residente a Bosa, datato 15 novembre 1877, poi confermato con codicillo del 19 settembre 1879, col quale nominava erede universale il Municipio di Bosa con l'obbligo di "...erigere nella stessa città un ospizio di beneficenza allevandovi ed educandovi i poveri orfani dall'età di sette ad otto anni e sino all'età di quindici almeno, insegnando loro a leggere, scrivere, conteggiare ed una professione dalla quale possano trarre una sussistenza decente...".
Sempre con lo stesso atto il canonico nominò unici esecutori testamentari il sindaco, il vescovo ed il pretore pro tempore di Bosa, raccomandando loro di "...prevenire ogni camorra nella vendita dei beni..." affinché con i proventi degli stessi potesse essere costruito l'Ospizio di beneficenza e, qualora i suoi beni non fossero bastati per l'immediata erezione, dispose che gli stessi fossero venduti e le somme ricavate investite volta per volta in cartelle di debito pubblico fino al raggiungimento della somma necessaria per la costruzione dell'ospizio.
In data 3 marzo 1881 il notaio Murgia chiese ed ottenne dal sindaco della città una dichiarazione di accettazione del lascito, deliberata dal Consiglio Comunale in data 23 febbraio 1881. I beni furono venduti tra il 1881 ed il 1888 sotto la gestione amministrativa pro tempore de tesoriere Antonio Fara, parroco della Cattedrale di Bosa, e furono risolti i problemi logistici dei locali, quindi, nel 1908 fu avviata la struttura con la nomina di una Commissione amministrativa composta dal sindaco di Bosa (presidente), dal vescovo e dal pretore del mandamento che operò fino al 1927, data in cui il decreto prefettizio n. 1637 del 1 dicembre portò alla sospensione temporanea dell'Amministrazione del Legato dalle sue funzioni. Il decreto fu emanato per accertare la convenienza del concentramento dell'amministrazione del Legato nella Congregazione di carità per alleggerire le spese di amministrazione. La nuova commissione amministratrice del Legato fu nominata solo nel 1933 ed operò fino al 1937 quando, per effetto dell'istituzione degli Enti Comunali di Assistenza anche la gestione del Legato Puggioni confluì all'interno del nuovo ente assistenziale di Bosa unitamente a quella di tutti i lasciti e legati già amministrati dalla soppressa Congregazione di carità.
L'edificio fu costruito tra il 1912 e il 1913 su progetto di Antonio Baldino, artefice del piano di espansione che dall'inizio fine del XX secolo viene attuato nella città di Bosa (catalogo.sardegnacultura.it/card/179472/).
www.comune.bosa.or.it/
Sempre con lo stesso atto il canonico nominò unici esecutori testamentari il sindaco, il vescovo ed il pretore pro tempore di Bosa, raccomandando loro di "...prevenire ogni camorra nella vendita dei beni..." affinché con i proventi degli stessi potesse essere costruito l'Ospizio di beneficenza e, qualora i suoi beni non fossero bastati per l'immediata erezione, dispose che gli stessi fossero venduti e le somme ricavate investite volta per volta in cartelle di debito pubblico fino al raggiungimento della somma necessaria per la costruzione dell'ospizio.
In data 3 marzo 1881 il notaio Murgia chiese ed ottenne dal sindaco della città una dichiarazione di accettazione del lascito, deliberata dal Consiglio Comunale in data 23 febbraio 1881. I beni furono venduti tra il 1881 ed il 1888 sotto la gestione amministrativa pro tempore de tesoriere Antonio Fara, parroco della Cattedrale di Bosa, e furono risolti i problemi logistici dei locali, quindi, nel 1908 fu avviata la struttura con la nomina di una Commissione amministrativa composta dal sindaco di Bosa (presidente), dal vescovo e dal pretore del mandamento che operò fino al 1927, data in cui il decreto prefettizio n. 1637 del 1 dicembre portò alla sospensione temporanea dell'Amministrazione del Legato dalle sue funzioni. Il decreto fu emanato per accertare la convenienza del concentramento dell'amministrazione del Legato nella Congregazione di carità per alleggerire le spese di amministrazione. La nuova commissione amministratrice del Legato fu nominata solo nel 1933 ed operò fino al 1937 quando, per effetto dell'istituzione degli Enti Comunali di Assistenza anche la gestione del Legato Puggioni confluì all'interno del nuovo ente assistenziale di Bosa unitamente a quella di tutti i lasciti e legati già amministrati dalla soppressa Congregazione di carità.
L'edificio fu costruito tra il 1912 e il 1913 su progetto di Antonio Baldino, artefice del piano di espansione che dall'inizio fine del XX secolo viene attuato nella città di Bosa (catalogo.sardegnacultura.it/card/179472/).
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Coordinate: 40°17'56"N 8°29'52"E
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