Palazzo Pitti-Mannelli (Comune di Firenze)

Italy / Toscana / Florence / Comune di Firenze / Via Maggio, 2

Il palazzo presenta al pian terreno il paramento in pietraforte a vista, costituito da grandi bozze regolari tre-quattrocentesco. Oltre la cornice marcapiano si trovano i due piani superiori, con finestre rettangolari incorniciate ad arco con pietraforte, ben distanziate, che risaltano sullo sfondo bianco dell'intonaco.
Nel prospetto su via Maggio si trova un nicchia che contiene un grande busto di Cosimo I de' Medici, opera attribuita a Baccio Bandinelli (oggi molto macchiata e bisognosa di restauri), mentre ai lati, scolpiti nella pietra, si trovano due stemmi: quello con le fasce "contronebulose" e il rastrello è dei Pitti; quello con la banda diagonale con le stelle e il giglio fiorentino è dei Mannelli.

Il palazzo costituisce un compatto blocco che determina l’angolata tra via Maggio e via Santo Spirito. Il piano terreno, fino al ricorso su cui si allineano le finestre del primo piano, presenta una regolare successione di arcate, quattro su via Maggio e due su via Santo Spirito, con un tipico paramento in pietraforte a vista, databile tra Trecento e primi del Quattrocento. I grandi archi, parzialmente tamponati e ridimensionati, danno ora per lo più accesso a esercizi commerciali, mentre il portone, di forme cinquecentesche, è collocato in corrispondenza del primo asse a sinistra su via Maggio. I tre piani superiori mostrano una finitura a intonaco, su cui si allineano finestre con cornici ad arco in pietra, ugualmente ridimensionate. Sul fronte che guarda a via Maggio, al centro del primo piano, è una nicchia che contiene un grande busto di Cosimo I de’ Medici, opera attribuita a Baccio Bandinelli (in pessime condizioni di conservazione, soprattutto per quanto riguarda la cornice). Sotto al ricorso, ai lati del fronte, sono due scudi, a destra con l’arme della famiglia Pitti (fasciato ondato di nero e d’argento), a sinistra con una banda caricata di tre stelle. Quest’ultimo è indicato dalla la letteratura come dei Mannelli, pur essendo l’arme di questa famiglia segnato da tre spade basse d’argento poste in banda e ordinate in sbarra. Per quanto ci sfugga al momento la relazione, in realtà questo secondo stemma ci sembrerebbe riconducibile alla famiglia Ginori (d’azzurro, alla banda d’oro caricata di tre stelle a otto punte del campo, e accompagnata da un giglio d’oro nel cantone sinistro del capo), che in questa versione ricorderebbe la concessione di Renato d’Angiò a Antonio di Giuliano Ginori (e ai suoi discendenti), priore nel 1442, in occasione della visita a Firenze per incontrare il papa. Al piano terreno sono una serie di ferri da cavallo a anello di pregevole fattura. Il fronte su via del Presto di San Martino si presenta intonacato, senza elementi di pregio, con finestre di diversa dimensione e diverso allineamento, a documentare le vicissitudini dell’edificio nel corso del tempo e la sua definizione tramite accorpamento di più antichi edifici.

Fonte:
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
a cura di Claudio Paolini
sito web:
www.palazzospinelli.org/architetture/
Nearby cities:
Coordinate:   43°46'5"N   11°14'58"E
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