Palazzo della Commenda di Castiglione (Palazzo Corsi, Palazzo del Circolo dell’Unione, Palazzo da Montauto) (Comune di Firenze)

Italy / Toscana / Florence / Comune di Firenze / Via de' Tornabuoni, 7
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Il palazzo fu in antico proprietà dei Monaldi, quindi degli Strozzi (1465), dei Sassetti (1471), degli Ughi (sulla successione di questi passaggi vi è qualche contraddizione nella letteratura consultata), finché venne venduto nel 1559 ai Corsi per 720 fiorini. Questi ultimi promossero i lavori che conferirono all’edificio l’attuale immagine, già considerata frutto di un progetto in parte tracciato dal Giambologna in parte dell’Ammannati, e recentemente ricondotto a Giorgio Vasari. Tenuto dai Corsi fino al 1780, fu successivamente dote di una Commenda dell’Ordine di santo Stefano attribuita ai da Castiglione, quindi passò nel 1790 ai Gherardi Uguccioni (che fecero ammodernare l’edificio dall’architetto Giulio Mannaioni) e successivamente ai Barbolani di Montauto. Una delle denominazioni con la quale l’edificio è attualmente conosciuto (palazzo del Circolo dell’Unione) è in riferimento all’aristocratica associazione fondata da Anatolio Demidoff nella sua villa di San Donato in Polverosa nel 1852 e qui trasferita nel 1853. Il Circolo dell’Unione acquistò il palazzo nel 1920, attraverso una sottoscrizione di tutti i soci, e tuttora vi ha sede. Il palazzo mostra in facciata un portone sormontato da un terrazzo (uno dei primi esempi in città di questa combinazione ‘all’uso romano’ poi di larghissima fortuna) con il busto di Francesco I de’ Medici (1577), già elogiato da Giovanni Cinelli e dallo stesso ricondotto al Giambologna (”è con tal maestria lavorato che di vantaggio in cosa simile desiderar non si puote, ne di questa è la mensola ove è posa men bella”). Alla fine del Cinquecento la facciata presentava anche una ricca decorazione ad affresco, come testimonia una veduta di autore anonimo e vari documenti, tra i quali il Diario di Agostino Lapini (1596) che segnala sul fronte quattro ritratti di uomini illustri tra i quali quello di Cosimo I. Sulla volta dell’androne sono allegorie e grottesche affrescate da un pittore della cerchia vasariana, forse a testimoniare ciò che resta della più ampia decorazione di cui abbiamo detto. Gli interni sono segnalati nel repertorio di Bargellini e Guarnieri per il loro particolare gusto esotico, e dovrebbero risalire a una sistemazione curata nel 1878 per il Circolo dell’Unione dal principe Ferdinando Strozzi. Le sale prospicienti via Tornabuoni documentano invece dei lavori di abbellimento promossi alla fine del Settecento dai Gherardi Uguccioni, con decorazioni murali nelle quali compaiono le proprietà che la famiglia aveva nel contado, realizzate da un folto gruppo di artisti (Tommaso Gherardini, Agostino Fortini, Luigi Lorenzi, Pietro della Nave, Giuseppe Nobili e Domenico Fabbroni). Il palazzo appare nell’elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.

Fonte:
Repertorio delle Architetture Civili di Firenze
a cura di Claudio Paolini
sito web:
www.palazzospinelli.org/architetture/
Nearby cities:
Coordinate:   43°46'15"N   11°15'3"E
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