Villa Cristina - Facoltà di Ingegneria - Università degli Studi di Firenze (UNIFI) (Florence)

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Chiamata anche villa Labouchère, fu proprietà dei Dell'Accetta fino al XIV secolo, poi acquistata da Antonio Del Cittadino nel 1469 per rivenderla nel 1490 a Benedetto Ridolfi. I successivi proprietari furono gli spagnoli Montjoi (1577), gli Arrighi (1589), gli Asturillo (1597) e i Baglioni di Perugia (1607), che la vendettero nel 1647 ai marchesi Gerini. Quest'ultimi ne furono proprietari per più di due secoli e fecero decorare la villa con disegni a graffito che sono poi scomparsi.

La villa passò poi in proprietà al pittore fiorentino Landini e quindi ad una signora inglese, Cristina, che le dette il nome. Nel 1880 la acquistò il siciliano Principe di Pandolfina e San Giuseppe, Ferdinando Monroy e Barlotta Senatore del Regno; poi i proprietari furono la signora Woronzoff, poi il La Bouchère e l'inglese Rennih. Questo signore dapprima mise in affitto la villa come albergo, poi la vendette alla Mensa Episcopale, che vi istituì il Seminario dell'Arcidiocesi fiorentina, inaugurato nel 1938 dal cardinale Elia Dalla Costa.

In questo Seminario si stabilirono anche i seminaristi del Collegio Eugeniano e quelli del Convento della Calza. Negli anni Sessanta, in seguito alla crisi delle vocazioni, la villa fu venduta all'Università degli studi e vi ebbe sede da allora la facoltà di Ingegneria.

Sito Web Facoltà di Ingegneria
www.ing.unifi.it/